An sulla fusione Asm-Aem

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Riportiamo il comunicato diffuso oggi da An sulla fusione.

Il Capogruppo in Loggia di Alleanza Nazionale, avv. Andrea Arcai, nell’apprendere da alcuni quotidiani locali la notizia che per quanto riguarda la governance della società che dovrebbe nascere dalla prospettata fusione ASM – AEM il Comune di Brescia avrebbe optato per il “modello duale” osserva: “proprio in questi giorni sul sito web di Repubblica è apparsa un’intervista al prof. Giudo Rossi, ex Presidente di Telecom, il quale sostiene che <<di recente è diventato di moda scoprire il sistema dualistico di governance d’impresa, il modello tedesco: lo scopriamo noi proprio quando la Germania per modernizzarsi prende le distanze da una formula vecchia di settant’anni>>. Anche il nostro Gruppo Consiliare aveva mostrato perplessità su tale formula di governance, in quanto in gran parte superata e spesso utilizzata al solo fine di moltiplicare le poltrone da occupare, con conseguente moltiplicazione di inutili spese per la società gestita. Tale formula, oltretutto, pone seri dubbi quanto si tratta di società, il cui capitale sociale è controllato da enti pubblici, in quanto alimenta il sospetto che alcuni dei posti nei consigli di gestione e di controllo possano esseri riservati ai soliti politici di turno, magari per compensarli della loro uscita di scena o del fatto di essere stati trombati alle elezioni di turno”.
“Inoltre siamo intenzionati a porre in Consiglio Comunale” continua Arcai “una seria questione di natura morale al fine di evitare ogni possibile sospetto di conflitto di interessi nel momento in cui quest’ultimo dovrà decidere sulla proposta di fusione. E’ infatti necessario che tale decisione venga presa nel modo più trasparente possibile, senza che nessuno possa anche solo temere o ipotizzare che i partecipanti al Consiglio (Sindaco, Assessori, Consiglieri Comunali) possano avere un qualsiasi interesse, diretto o indiretto, nella questione di si discute. A tale fine deve essere necessario che, oltre a non essere dipendente di ASM, nessuno dei predetti detenga azioni di ASM o AEM o di società dalle stesse controllate o partecipate o aspiri a diventare consigliere in uno degli organi che saranno a capo alla futura società”.
“Per tale motivo” conclude Arcai “il nostro Gruppo Consiliare ha presentato in Consiglio Comunale un’iniziativa ex art. 68 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio e della Giunta che impedisce agli amministratori comunali di essere nominati consiglieri negli organi di controllo delle società, degli enti, delle fondazione e delle associazioni controllate o partecipate dal Comune di Brescia anche nei tre anni successivi dalla scadenza del proprio mandato”.

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