Fate un passo indietro e facciamone due avanti insieme: rinunciate alla vostra manifestazione e organizziamo uniniziativa comune per affrontare in maniera seria e costruttiva il problema della sicurezza». È questo, in sostanza, lappello che i partiti del centrosinistra e i vertici di Palazzo Loggia lanceranno nei prossimi giorni forse giovedì mattina con una conferenza stampa ai leader della Casa delle libertà.
A definire la linea sono stati nel primo pomeriggio di ieri i segretari cittadini e i parlamentari dellUnione, che si sono riuniti in Comune alla presenza del sindaco Paolo Corsini e del suo vice Luigi Morgano per discutere di come rispondere alla fiaccolata programmata per venerdì 20 dal centrodestra e allinvito a partecipare lanciato da Alleanza nazionale al primo cittadino di Brescia. Nellincontro è prevalsa la linea del dialogo di cui Corsini, il parlamentare Emilio Del Bono (Dl) e lassessore alla Sicurezza Dionigi Guindani (Sdi) si erano già fatti portavoce nei giorni scorsi. Ma quella del centrosinistra che «a questa iniziativa politica» non prenderà parte non è stata certo una resa delle armi. «Il confronto», è stato detto ieri, «non può comunque prescindere dalla considerazione che il governo Prodi, a differenza del precedente, per Brescia qualcosa ha fatto» e se la Cdl dovesse rispondere picche lUnione deciderà probabilmente di procedere da sola. In qualsiasi caso anche per esigenze organizzative liniziativa si terrà dopo alcuni appuntamenti cruciali sul tema. Il 19, infatti, ci sarà una riunione del comitato per la sicurezza (ne fanno parte il sindaco di Brescia, il presidente della Provincia, il prefetto, il questore e i rappresentanti delle forze dellordine) in cui verranno diffusi ufficialmente i dati sul crimine che il Brescia ha anticipato ieri (calano i reati in città, aumentano in provincia). Per il giorno dopo è fissata la manifestazione della Casa delle libertà. Mentre il consiglio comunale straordinario chiesto da Alleanza nazionale proprio per discutere di sicurezza, che si aprirà con la relazione di Corsini, è convocato per il 23.
E nel frattempo, allinterno del centrosinistra, è già nato un piccolo caso diplomatico per il fatto che allappuntamento di ieri non sono stati invitati né Rifondazione comunista, né i rappresentanti di Comunisti italiani, Udeur e lista Di Pietro, che pure fanno parte a pieno titolo dellalleanza. Se il Prc è stato lasciato fuori per evidenti ragioni politiche (in Loggia è allopposizione), per gli altri la ragione è «che non sono rappresentati in consiglio comunale». Una «scusa» che al segretario cittadino del Pdci Maurizio Goffredi non è piaciuta. «Questo atteggiamento non ci stupisce», spiega lex esponente della Quercia, «sono due anni che veniamo esclusi da qualsiasi vertice dellUnione. Da tempo», incalza, «stiamo discutendo della situazione nel partito, ma se il centrosinistra non cambierà atteggiamento ne trarremo le dovute conseguenze. Questa alleanza non ci interessa: nel 2008», minaccia Goffredi, «potremmo anche decidere di correre da soli».
Dal quotidiano il Brescia, articolo di Andrea Tortelli