Sicurezza, prove di dialogo tra i poli

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Da il brescia, 25 aprile 2007 (andrea tortelli)

Passata la fiaccolata – con gli strascichi polemici sui numeri e i cori contro la moglie del sindaco -dai Poli arrivano i primi segnali di distensione. E ad aprire nuovi scenari di dialogo è soprattutto la proposta – rilanciata dal sindaco Paolo Corsini durante il consiglio comunale straordinario dedicato alla sicurezza –  di dar vita a una conferenza tematica fra Comune, Provincia e Regione.
«I bresciani  ci chiedono risposte concrete», spiega la vicepresidente della Regione Viviana Beccalossi, «su questo tema dobbiamo superare divisioni di parte e la strada giusta potrebbe essere quella degli Stati generali sulla sicurezza, coinvolgendo anche categorie e associazioni ma stando ben attenti a non creare un doppione con il tavolo provinciale (ne fanno parte Comune, Provincia, questore, prefetto e rappresentanti delle forze dell’ordine, ndr). L’alternativa», continua l’esponente di Alleanza nazionale, «è di agire su quanto già esiste inserendo la sicurezza fra le priorità del tavolo permanente per l’Accordo quadro di sviluppo territoriale a cui – coordinati dal Pirellone – siedono anche Loggia, Broletto e Camera di commercio. Ma il metodo mi interessa poco», incalza, «l’importante è che ci si muova in fretta per promuovere insieme una battaglia politica finalizzata a ottenere almeno quello su cui siamo tutti d’accordo, come l’arrivo di nuovi agenti, l’inserimento della questura in fascia A e il riconoscimento del D’Annunzio come aeroporto fi frontiera». Anche per la presidente del Consiglio provinciale Paola Vilardi è arrivato il tempo del dialogo nonostante «non sono d’accordo con l’idea di una conferenza interistituzionale perché di fatto si creerebbe un doppione del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico». Paola Vilardi ricorda quindi che a settembre, dopo i tragici delitti dell’estate, aveva lanciato alla collega in Loggia (Laura Castelletti) la proposta di «un confronto fra le due istituzioni attraverso le due commissioni più politiche, quelle dei capigruppo». «Da allora», spiega l’esponente di Forza Italia, «non ho ricevuto risposte, ma la nostra proposta non è caduta. Nell’ultima conferenza dei capigruppo della Provincia», conclude Vilardi, «ho ricevuto il mandato di fare alcune audizioni – in particolare prefetto e questore – per avere un quadro più chiaro della situazione. L’idea che mi piacerebbe lanciare al Comune», chiosa, «è di farle insieme».
L’unica voce profondamente critica sulla proposta di Corsini, nel centrodestra, resta quella del Carroccio. «Abbiamo fatto una manifestazione e avanzato delle richieste precise come il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine  e la difesa della legge Bossi-Fini», spiega il segretario provinciale  Stefano Borghesi, «mi sarei aspettato almeno che il sindaco ci dicesse su cosa è d’accordo e mi lascia molto perplesso il fatto che ora rilanci l’idea di una conferenza sulla sicurezza: prima di sederci a un tavolo», conclude Borghesi, «vorremmo almeno sapere di cosa dovremmo discutere». a.t.

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