I comuni al voto il 27-28 maggio 2007

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Da il Brescia, 29 aprile 2007 – Andrea Tortelli

Andrea Tortelli
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Sono 29 i candidati alla carica di sindaco nei nove Comuni bresciani che il 27 e 28 maggio saranno chiamati ad eleggere il consiglio comunale e il sindaco che li governeranno per i prossimi cinque anni. A sostenerli ben 39 liste, ma il dato è falsato dal fatto che nell’elenco c’è anche Desenzano: il Comune più grande della provincia di Brescia e l’unico di questa tornata che voterà con il sistema a doppio turno. Nel primo round l’uscente Fiorenzo Pienazza sarà sostenuto da tre liste: l’Unione, una civica e una formazione che raccoglie diversi esponenti della sinistra alternativa (per la prima volta anche Rifondazione). Ben otto le liste che appoggiano il forzista Cino Anelli, mentre il “dissidente” Enrico Frosi si è fermato a due. E se nessuno dei tre candidati supererà subito il 50 per cento dei voti si tornerà alle urne per il ballottaggio a giugno. Corsa a tre anche a Rovato (che vota ancora col turno unico perché ha superato i 15mila abitanti soltanto dopo l’ultimo censimento) e Cazzago. Mentre a Darfo all’elenco si è aggiunta anche la Lega per l’autonomia – alleanza Lombarda (le parole Lega e Lombarda ben in evidenza nel simbolo) che candida il fondatore – oggi sottosegretario allo Sport del Governo Prodi – Elidio De Paoli. Partita senza storie, almeno sulla carta, a Gottolengo dove il sindaco uscente Giuliana Pezzi – fra alterne vicende – è in sella dal 1975: la volta scorsa fu quasi un plebiscito ed è difficile immaginare che Mariarosa Zanon (che nel 2002 non riuscì nemmeno a farsi eleggere in consiglio) possa spodestarla.
Due le liste in campo anche ad Acquafredda (civiche, ma di colore opposto), mentre sono quattro i candidati che si contenderanno Odolo: il sindaco uscente, il vicesindaco, il candidato di bandiera della Lega e Fausto Cassetti che con un simpatico calembour ha chiamato la sua lista AscolTiAmo Odolo. Quattro nomi anche a Paspardo e Provaglio Valsabbia dove il proliferare delle liste – come spiega un responsabile dell’ufficio elettorale – è favorito anche dal fatto che nei Comuni sotto i mille abitanti non serve presentare firme a sostegno degli elenchi. In entrambi i paesi – oltre ai candidati “autoctoni” – sono in corsa anche Forza Nuova e la lista “Liberaldemocratici – No euro – Lega padana”. Questo, almeno, il quadro alle 12 di ieri quando si è chiuso il termine per depositare le liste. Per avere quello definitivo, infatti, bisognerà aspettare l’esito dei controlli formali sulle firme e i requisiti dei candidati. Oltre che di eventuali ricorsi.

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