Rovato verso il voto

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Da il Brescia, 9 maggio 2007 (andrea tortelli)

L’immigrazione, il commercio e il ruolo che il Comune dovrà giocare nella definizione del futuro del gioiellino di casa, Cogeme oggi Linea Group, di cui Rovato è il maggiore azionista con oltre il 21 per cento delle azioni. Sono soprattutto questi i temi su cui si stanno confrontando i tre candidati che – il 27 e 28 maggio – si contenderanno il governo della capitale della Franciacorta.
Sulla carta il favorito è il sindaco uscente Andrea Cottinelli, che si ripresenta a capo di una lista civica (che coinvolge anche Ds e Margherita) per fare meglio dell’ultima tornata, quando aveva superato il candidato della Cdl solo di un soffio. Dalla sua ha soprattutto il bilancio di quanto fatto, che si sintetizza bene nei 69 milioni investiti in opere pubbliche tra il 2002 e il 2007 contro i 33 dei nove anni precedenti. Ma Cottinelli rivendica con orgoglio anche l’azione per il verde («sette nuovi parchi») e per il commercio con «la creazione di nuovi parcheggi, la rifefinizione della mobilità comunale e gli eventi finalizzati a rivitalizzare il centro, come lo Sbarazzo e il mercato del pesce». Il sindaco uscente, quindi, si dice pronto a procedere all’azzeramento dell’Ici sulle prime case e parla della sicurezza come uno dei punti di forza del suo operato. «Dal 2002 i furti denunciati sono diminuiti di un quarto», spiega. E il merito di questo risultato – secondo lui – va individuato soprattutto nel potenziamento della polizia locale («i vigili sono passati da 13 a 16 e sono operativi sette giorni su sette») e nell’incremento dei controlli sul territorio («1200 persone controllate all’anno»)». Un bilancio a cui si aggiunge «l’arrivo della nuova caserma della Guardia di Finanza e l’imminente ampliamento di quella dei carabinieri». Ma il primo dei suoi avversari, il forzista Alessandro Conter, sul punto la pensa in maniera diversa e non a caso – se vincerà – affiderà all’ex sindaco leghista Roberto Manenti la delega alla Sicurezza. «Il motto», spiega Conter, «è padroni a casa nostra. I punti da realizzare subito sono la chiusura dello sportello per gli extracomunitari e una maggiore fermezza nel controllo di quelli che hanno deciso di usare il nostro paese come centro relax e per poi delinquere». Per quanto riguarda invece il commercio l’idea del candidato sindaco della Cdl «è di mettere tutti attorno a un tavolo e attraverso la collaborazione con l’amministrazione dare il via a un progetto integrato di iniziative e infrastrutture che diano modo ai commercianti di risollevare la testa». Infine il capitolo ecologia con la necessità di un uso più razionale del territorio. «È giunta l’ora di girare pagina», conclude Conter, «impediremo che Cogeme continui a massacrare il nostro territorio per portare gli utili chissà dove». Il tutto nel nome dell’l’appartenenza a un centrodestra serio «che non scende in strada a urlare, ma in silenzio lavora».
«L’unica alternativa credibile a Cottinelli siamo noi», gli ribatte Vittore Martinelli, ex capogruppo di Forza Italia che ha deciso di rompere con il partito e candidarsi a sindaco dopo l’accordo con Manenti. È lui la vera incognita – e forse l’ago della bilancia – di questo voto. E anche lui, come i suoi rivali, promette più sicurezza, più attenzione per le frazioni e un centro più vivo che – anche dal punto di vista simbolico – torni ai fasti del passato. «Non a caso», spiega, «se vincerò Corso Bonomelli si chiamerà di nuovo Strada larga».

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