Ancora una volta il campione bresciano Andrea Cassarà è salito ieri sul gradino più alto del podio del fioretto maschile agli europei di scherma di Kiev. E con questo successo entra nella storia per essere il primo italiano a centrare tre successi consecutivi ai campionati europei, con la prima vittoria giunta nel 2002 a Mosca e la seconda tre anni dopo a Zalaegerszeg. La vittoria è stata l’epilogo naturale di una competizione interminabile, che a differenza di altre gare vede i big partire dalle qualificazioni assieme a tutti gli altri fiorettisti. Nel cammino che l’ha portato alla finale non sono mancati ostacoli ardui, su tutti Lepechoux, personale bestia nera del nostro Cassarà, eliminato ai quarti. La strada a quel punto sarebbe stata in discesa, ma la fatica avrebbe potuto farsi sentire così come è avvenuto per Baldini e Sanzo, altri atleti accreditati alla vigilia come possibili vincitori. E invece così non è stato: in finale Cassarà ha nettamente superato il britannico Laurence Hasted per 15-9. Resta solo un rammarico per il nostro carabiniere, ma è grandissimo: non poter partecipare all’olimpiade di Pechino, a causa di un regolamento assurdo (quest’anno è stato a lungo fermo per infortunio, non potendo gareggiare per le qualificazioni). Lui, campione d’Europa in carica e attuale numero uno del ranking mondiale l’olimpiade dovrà guardarla in tv.