Esprimono forti preoccupazioni i segretari bresciani di Cgil, Cisl e Uil in merito all’indagine in corso a Milano sui contatori truccati o non controllati dalla vecchia municipalizzata milanese Aem, i cui vertici sono ora a capo di A2A. Si teme che l’inchiesta possa avere un contraccolpo alche sulla nuova società, il che metterebbe in serio disagio il Comune di Brescia nonchè sarebbe preoccupante per i cittadini. Le accuse mosse dalla procura di Milano ai manager di Aem, tra cui Giuliano Zuccoli, presidente del Consiglio di gestione A2a, vanno da truffa aggravata, ostacolo agli organismi di vigilanza, violazione fiscale in maniera di accise e naturalmente false misurazioni: oltre 69 milioni di metri cubi di gas fatturati e mai erogati, consumi più alti in media del sei percento.
Le preoccupazioni dei sindacati bresciani vanno in tre direzioni: finora i vertici di A2A non hanno rassicurato i cittadini bresciani in merito alla regolarità o meno dei loro contatori: le bollette sono effettivamente commisurate ai consumi erogati?; se la truffa venisse comprovata la ricaduta economica sulle spalle di chi ricadrebbe?; il Comune di Brescia perchè non ha ancora espresso un parere sulla questione?