Lettera aperta alla giunta

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    Dieci bresciani, rappresentanti del mondo politico e della società civile, a vario titolo impegnati nella vita sociale della nostra città, hanno firmato un appello indirizzato all’amministrazione Paroli, sindaco, giunta e consiglieri, in merito alla possibile introduzione di un bonus-bebè per i nuovi bimbi nati a Brescia. «Voci sempre più insistenti parlano della possibilità che l’Amministrazione intenda introdurre facoltativamente, cioè senza alcun obbligo di legge, un bonus di 1.000 euro per i soli nati da genitori italiani», scrivono i firmatari della lettera aperta. «Se la norma venisse approvata – continuano – ci troveremmo di fronte ad una scelta che esclude i nati da stranieri con permesso, residenti e lavoranti da anni nel Bresciano». I sottoscrittori (Gianna Baresi, Stanislao Barretta, Giuseppe Berthoud, Ettore Brunelli, Luigi Cerritelli, Giorgio De Martin, Cesare Giovanardi, Cristiana Manenti, Francesco Onofri e Maria Teresa Sabbadini) ritengono che l’aiuto se mai verrà introdotto deve essere necessariamente elargito a tutti i bambini, senza distinzione di ceto sociale, razza o religione, perché ogni bambino che viene al mondo deve poter avere tutti i diritti che hanno gli altri bambini. Se la misura prevista rappresenta un seppur minimo aiuto alle famiglie, essa a maggior ragione dovrebbe essere messa in campo per le famiglie che più necessitano di sostegno, come quelle degli immigrati che come gli altri lavorano e pagano le tasse.

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