Battaglia per il museo della guerra

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    La polemica tra il vecchio museo della guerra bianca in Adamello ed il nuovo museo dell’amministrazione comunale si fa sempre più accesa. Alcune settimane fa la notizia che i reperti dello storico museo avrebbero potuto essere trasferiti in un’altra provincia del nord Italia, ora il comune che per voce del sindaco Corrado Tomasi esige dall’associzione che gestisce il museo, fondato nel 1974 da Speradio Zani, un inventario dettagliato di tutti i reperti conservati, in modo da poterne stabilire la provenienza. Il tutto redatto entro 20 giorni. Inoltre Tomasi ha diffidato l’associazione dal trasferire qualsiasi oggetto dalla sede attuale, e questo per tutelare i tanti cittadini che si sono rivolti al comune per riavere indietro gli oggetti donati al museo trent’anni fa, temendo che possano finire lontano da Temù. La vicenda è sempre più spinosa. Ecco a grandi linee cosa c’è alla base del contenzioso: il museo della guerra bianca è ospitato da anni presso un edificio di proprietà comunale, i reperti però sono sempre stati di fatto in mani "private", la titolarità ce l’ha l’associazione di cittadini che gestisce a titolo gratuito il museo. Ora, con la nuova sede museale il comune vorrebbe il trasferimento dei reperti, ma l’associazione non ci sta e minaccia di trasferirsi fuori provincia. Certo non sarebbe giusto per i tanti cittadini di Temù vedere gli oggetti che dalle loro case e cantine sono finiti nel museo ora essere trasferiti lontano. Si spera che al più presto l’amministrazione trovi un accordo con l’associazione: lo si faccia per tutelare la memoria dei tanti caduti nella tragica guerra, che poi è la missione e l’intento del museo, al di là della titolarità o degli interessi dei singoli.
    A.C.

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