La commissione UE non risponde

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    Un anno: è dallo scorso novembre che perdura l’attesa per un pronunciamento della Commissione Europea sulla realizzazione dell’autostrada direttissima tra Brescia, Bergamo e Milano, un ritardo clamoroso che rischia (anzi ormai è una certezza) di far allontanare la data di chiusura dei lavori inizialmnte prevista per metà giugno 2009. Era lo scorso novembre quando il commissario al Mercato Interno dell’Unione Europea depositò in Commissione un dossier che sollevava dubbi sulla convenzione tra governo locale e società costruttrice. A quei dubbi rispose prontamente il Governo così come fece la scorsa estate alla richiesta di nuovi, ulteriori chiarimenti in merito ai costi. Ora si attende una risposta che sia definitiva. Il presidente della Regione Roberto Formigoni: «È assoluta sorpresa che comincia a diventare sconcerto per il fatto che la Commissione Europea non dà risposte da più di un anno. Questo accade nonostante la Regione abbia inviato a Bruxelles una puntuale documentazione, sostenuta tra l’altro da due governi: sia quello Prodi, sia l’attuale». Nell’incontro con i parlamentari ed europarlamentari lombardi organizzato da Confindustria a Milano oltre a Formigoni è intervenuto il presidente di Brebemi Franco Bettoni che difende l’infrastruttura dalla sua doppia veste di azionista e rappresentante degli industriali: «L’economia e la società civile lombarda non possono attendere oltre per una infrastruttura fondamentale per lo stesso sviluppo della Regione, la cui mancata realizzazione sta portando, come dimostrato da noti studi universitari, a danni ingenti oltre che per i cittadini lombardi anche agli stessi azionisti».

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