La scorsa estate si contarono decine di truffe, a danno di anziani soprattutto che venivano raggirati con i più svariati stratagemmi da persone senza scrupolo. Nei giorni scorsi la campagna di Comune e A2A per provare a mettere in guardia contro le truffe nelle abitazioni ma purtroppo gli episodi continuano a verificarsi. Addirittura quattro quelle denunciate nella sola mattinata di ieri: al Villaggio Pasotti, al quartiere Abba, in via Magnocavallo e in via Ottorino Villa. Molto probabile che le truffe siano state commesse dalla stessa coppia di giovani, sui trent’anni, vestiti in abito grigio che si sono presentati alla porta di anziani fingendosi prima tecnici incaricati della lettura del contatore del gas, con tanto di palmare in mano per sembrare più professionali (invece l’unica professione che hanno svolto nelle abitazioni è stata quella di truffatori), poi poliziotti e infine uno addetto alla raccolta rifiuti e l’altro poliziotto in cerca di ladro. Ingente il bottino dei una mattinata di lavoro: monili d’oro sottratti alla famiglia Gadola al Villaggio Pasotti, gioielli e 450 euro in contanti alla traversa XI del quartiere Abba, gioielli e 340 euro in via Magnocavallo, 1500 euro in via Ottorino Villa, prelevati con l’inganno a una signora di 82 anni.
Le forze dell’ordine invitano a istruire i propri parenti o amici anziani che vivono soli a non aprire senza prima essersi accertati dell’identità di chi suona alla porta. Nel dubbio è bene chiamare le forze dell’ordine.
Au.Bi.
La cultura della diffidenza e dell’inganno sono all’origine di questi spregevoli episodi. Gli ignari truffati ne sono interpreti loro malgrado, sono stati indottrinati a respingere i "negri spochi e cattivi" e quindi disponibili a far entrare nelle loro case i "bei giovani padani eleganti e sorridenti"! Molto ancora c’è da fare, ma se non ripartiamo dalla disponibilità e accettazione dell’altro, di qualsiasi colore e/o provenienza, non capiremo che è meglio una porta sempre aperta di una blindata che rischia di intrappolarci.