Gli autisti protestano

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    Lunedì è stata rimossa la corsia preferenziale Lam per i mezzi pubblici in via Vittorio Emanuele II, ieri sul luogo del delitto gli autisti di Brescia Mobilità hanno convocato una conferenza stampa come forma di protesta per la decisione dell’assessore alla Viabilità Nicola Orto. Agli autisti la soluzione trovata dall’assessore per snellire il traffico dei veicoli nella via, a scapito dei mezzi pubblici, proprio non va giù. A maggior ragione perchè si tratta della terza Lam soppressa in pochi mesi dopo quelle in via Cremona e in via San Martino della Battaglia, e l’Amministrazione ne ha in programma altre (corso Martiri e via XX settembre dove la Lam sarà spostata a destra, togliendo però una corsia al traffico normale visto che la vecchia corsia lascerà il posto a parcheggi). Gli autisti e i delegati Rsu che hanno parlato ieri hanno snocciolato una serie di problemi che secondo loro penalizzano gravemente la viabilità a Brescia: oltre alla soppressione delle Lam (che ha portato i bus a trovarsi imbottigliati nel traffico come veicoli qualsiasi e causa regolarmente ritardi)  l’apertura del centro storico al traffico, il mancato rispetto delle regole nei parcheggi selvaggi, soprattutto nell’ora dell’aperitivo serale, la mancata valorizzazione del trasporto pubblico e il conseguente numero altissimo di veicoli in circolazione che non fanno altro che aumentare le polveri sottili nell’aria.
    a.c.

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    1 COMMENT

    1. sono una"cretina" che persevera ad utilizzare l’autubus per recarsi al lavoro. Con le Lam devo dire era agevoile saltare dei pezzi di coda con le corsie preferenziali. Devo proprio capire il senso della loro eliminazione. Ma l’assessore Orto ha nella testa un progetto o naviga a vista ?

    2. Le corsie preferenziali avevano una loro precisa razionalità: consentire ai mezzi pubblici una maggiore velocità di trasporto da un punto all’altro della città. Le linee 1 e 2 maggiormente fornite di corsie preferenziali erano molto veloci e molto frequenti. Questa scelta ora viene abbandonata in favore del mezzo privato, anche gli autubus pubblici dovranno incolonnarsi in mezzo al traffico cittadino
      incrementando caos viabilistico,inquinamento e naturalmente ritardi.
      Il mezzo pubblico è frequentato da molti cittadini immigrati,la giunta ha pensato bene di rendergli la vita difficile,questa è la scelta politica. Così facendo rende difficile anche il trasporto ai bresciani che lo usano spesso.

    3. Brescia ha bisogno di un piano mobilità serio. Queste decisioni controproducenti, fatte da una giunta evidentemente miope, creano solo disagi, più traffico e maggior inquinamento. E visto che viviamo in una delle zone più inquinate del mondo, non ne abbiamo davvero bisogno.

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