Bettinsoli chiede uno sforzo

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Vigilio Bettinsoli, vicepresidente della D’Annunzio e capogruppo di Forza Italia in Broletto chiama a rapporto gli enti partecipanti nella società affinchè si smuova la situazione di stallo in cui si trova l’Aereoporto: «La Provincia ha nel cassetto 9 milioni per il D’Annunzio. Il Comune e gli imprenditori hanno detto di essere disposti a stanziarne 10 a testa. Mettiamo insieme queste somme e andiamo a trattare oggi stesso con la proprietà veronese. O ritroviamo le condizioni per il dialogo, o rischiamo di perdere tutto». Secondo Bettinsoli la strada da percorerre è una sola: acquistare le quote necessarie per ottenere la maggioranza tra gli azionisti della società. E questo potrebbe essere il momento giusto per agire: «Il dibattito di questi giorni sia tutto spostato su Malpensa e Linate. Gli aeroporti della Lombardia Est sono completamente dimenticati. Oggi come oggi credo sia davvero arrivato il momento di riscattare il D’Annunzio. Di fronte all’unità del territorio, sfido gli azionisti della Catullo a non tenerne conto. I veronesi in questo modo farebbero cassa e potrebbero smettere di pagare i 5 milioni. Lo scalo di Orio al Serio non può andare oltre, non può espandersi ulteriormente. Abbiamo bisogno di voli interni». Le tratte di cui si sta parlando in questi giorni riguardano Roma, Napoli e Catania e potrebbero essere coperte da Italia Tour Airlines, in attesa di certificazione per poter volare. Da marzo poi Ryanair decollerà verso Cagliari e Barcellona.
Au.Bi.

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1 COMMENT

  1. Mi chiedo: ma possono funzionare tre areoporti ad un tiro di schioppo come il Catullo, Orio a Bergamo e Montichiari senza un piano che li coinvolga e che fissi una strategia comune ? Gli aeroporti non sono come le pizzerie.

  2. Il signor Locatelli ha sicuramente ragione. C’è di più, su un quotidiano locale oltre all’esortazione del consigliere provinciale Bettinsoli compare la notizia della prossima nomina, nel CdA del D’Annunzio, del sindaco di Montichiari, noto leghista che, come il suo partito, continuerà a difendere gli interessi dei veronesi. Con buona pace dei sostenitori dell’areoporto di casa!

  3. Il Sig. Bettinsoli Virgilio vicepresidente del d’Annunzio e facente capo al Broletto, per conto mio ha ragione tutti queste complicanze che si continuano a verificare sono nientaltro che una situazione politica e ingarbugliata che ognuno vedi la Catullo che Orio.Vogliono che non si debba allargare troppo Montichiari perchè la pista che ha è una delle più lunghe d’Italia,mentre quelle di Verona e Bergamo sono confinante con l’autostrada e non c’è possibilità di allungare o fare altre piste.Risolto il questo discorso se Comune di Brescia-Provincia ed altri Enti con industriali si mettessero d’accordo sarebbe troppo bello.Dico bello perchè risolverebbero con la "catullo" s.p.a. e gestirebbero da soli come bresciani questo maledetto aereoporto. Concludendo speriamo che ora come di dice ingiro si faccia il primo passo con Cagliari e a seguire se vi sarà Barcellona-Bari e, sempre su voli interni Roma-Napoli-Catania e Crotone.

  4. Ho letto e riletto sui quotidiani quello che sta succedendo tra i tre aereoporti tutti vicinissimi.Ma all’ora io dico guardiano all’estero gli aereoporti da una città all’altra sono pure vicini e non fanno questo gran can can.Per conto mio come dice il Mario si dovrebbero sganciare il D’Annunzio con il Catullo all’ara si che potrebbe pur entrare Tambirrini e soci con banche lasciano di stucco tutti a bocca aperta e fregarsi degli altri.

  5. Soggiungo ancora alla prima fatta che, negli anni ’60 allora sindaco di Brescia era Bruno Boni si lasciò sfuggire due cose e cioè 1) l’Aereoporto e per 2° il Canale Navigabile. All’ora erano grosse novità La catullo non c’era e così pure Orio. Guardò al canale navigabile un consorzio nato all’ora e chiusosi -"fallito" recentemente visto i costi.Se all’ora una cosa fosse andata a buon fine sarebbe stato una buona economia alla Città e provincia stessa. Il Canale navigabile per chiatte era il Ticino-Mincio collegandosi al canale Bianco in Provincia di Mantova. Se questo fosse fatto la pianura Padana ne avrebbe trovato giovamento con le province che toccava. E se avrebbe avuto una grande volontà si poteva fare l’Aereoporto visto che la traccia fatta in tempo di guerra dai tedeschi e sfruttata (quest’anno ricorre il centenario) del giro d’Italia con i Paiper d’allora.

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