Gli ambulanti se ne vanno

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    La pensilina moderna situata in largo Formentone presto non ospiterà più le bancarelle degli esercenti che attualmente vi stazionano: il comune ha trovato un accordo con ognuno di loro. Dei dodici titolari di licenza per l’esercizio quotidiano sotto la pensilina undici hanno deciso di accettare il contributo offerto dalla Loggia per diventare ambulanti girovaghi nei mercati rionali, contributo di 20mila euro cadauno che andrà a risarcire parte delle spese sostenute per l’acquisto del furgone e di ogni altra struttura necessaria. Un commerciante invece ha deciso diversamente e cesserà l’attività ricevendo un contributo di 40mila euro a fondo perduto.
    La pensilina sarà libera presumibilmente entro marzo. Già, libera, ma per farne cosa? L’idea di ricavarne un’aula studio tecnologica che aveva ottenuto plausi politici bipartisan e l’apprezzamento pressoché unanime da parte dei giovani (nacquero gruppi spontanei di sostegno al progetto su Facebook, manco a dirlo) sarà probabilmente da dimenticare visto che pare che la Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici non esprimerà parere positivo in merito all’operazione. Il comune dovrà cercare soluzioni alternative, si spera ugualmente apprezzabili.
    a.c.

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    1 COMMENT

    1. Io ci metterei l’ufficio di Labolani, lì così all’addiaccio, e restituirei al Carmine la medialudoteca che lui ha sfrattato.

    2. Gli ambulanti se ne vanno.La Pensilina rimarrebbe,in teoria,vuota in attesa di destinazione d’uso. Quale uso verrebbe attuato subito,senza provvedimento ad hoc? E’ ovvio:un bel parcheggio coperto e libero, sa buona per automobilisti in cerca di spazio utile e cosa scellerata per il resto del mondo col boliino verde.Si spera pertanto,ad evitare le solite liti chioggiotte,che il Comune agisca per tempo e con discernimento.Lo spazio non va lasciato senza uso nemmeno per un attimo.

    3. 20.000 cadauno per l’acquisto del furgone e di altro…ma non rendiamoci ridicoli..è una buonauscita gratuita e discutibile sul piano amministrativo…alcuni potrebbero dire che è danaro pubblico buttato al vento con implicazioni varie…………….tanto più che non si ha idea di cosa fare sotto la pensilina.
      L’hanno proposto anche gli architetti dopo lunga rilfessione: facciamo un concorso di proposte strutturato bene…diversamente ci sara il vuoto e la sporcizia pagata a caro prezzo.

    4. Che siano ambulanti o commercianti in sede fissa, hanno un posto speciale nel cuore e nel portafoglio della nostra amministrazione.
      I nostri soldi si possono buttare in molte direzioni Purché finiscano nelle tasche dei commercianti. Tutta la politica di questa giunta è orientata agli interessi dei commercianti. Mi auguro che la crisi economica faccia andare in malora il maggior numero possibile di commercianti.

    5. Il progetto della sala-studio è ridicolo : la sala è completamente in vetro e i "poveri" studenti verrebbero a trovarsi esposti in VETRINA nel centro-storico ! Inoltre le vetrate sarebbero fonte di distraizone di confusione. Insomma, evitiamo di fare l’ennessima stupidaggine. Piuttosto se si vuole costruire una sala-studio decente si fruttino gli spazi dell’ex-Oviesse!

    6. L’ex Oviesse è un bell’ambiente che potrebbe essere facilmente "istituzionalizzato";cioè in carico al Comune o all’Università. E’ fermo da qualche anno e gli s’è aggiunto,ormai vuoto, a fianco un altro spazio vuoto molto ampio;ex commerciale.Tutto si potrebbe fare per un recupero dell’intero involucro creando spazi interessanti per la vita del centro storico,data in pasto dagli speculatori ad una marea di ggente straniera che lavora in provincia e bivacca in città,ingrassando chi affitta stamberga,ex stalla o cantina di nobile palazzo, in nero ed a caro prezzo ,complessivo.
      AI Bresciani va bene così e non è questione di colore del Comune. Rosso o azzuro-neroverde,che sia, la visione delle cose mette al primo posto,perbacco!, il quattrinello privato e non la salute pubblica della Civitas,

    7. Cerritelli, sei sempre stato un criticone fi da quando portavi i calzoncini corti,si era fan di Lelio Luttazzi e Fausto Leali e si rimaneva ai margini del Carmine,senza entrarvi mai, per paura di chi ci stava dentro.Oggi l’ambiente va meglio;o no? I problemi ci saranno sempre e saranno sempre problemi nuovi.Che hai contro questo centro? non ci viviamo decentemente anche con molti neri di troppo? Sei diventato vecchio ma a criticar sei sempre buono.

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