Un vero successo la missione del ministro Brunetta a Brescia, un omino piccolo piccolo ma con grinta da vendere, incurante dei giudizi della gente e determinato a raggiungere il suo scopo: estirpare l’inefficienza dalla pubblica amministrazione, rendere la vita dura (impossibile) ai fannulloni ed eliminare ogni possibile spreco di denaro negli enti locali. Potrebbe sembrare una un’azione raccogli-consensi tra il popolo elettore, ma se si ascoltano bene le parole del ministro si capisce che non è così. Brunetta non se la prende solo con l’ultimo poveraccio impiegato lazzarone, Brunetta vuole porre un freno anche alle consulenze private pagate a caro prezzo dalle amministrazioni, vuole maggiore trasparenza nei bilanci delle società a partecipazione pubblica (23 tra Brescia e provincia, a partire da A2A) e nei compensi per i consiglieri di queste società, a volte davvero elevati.
Non è difficle capire perché Brunetta riscuota tanto successo quando cammina per strada tra la gente: ieri nel tragitto tra Palazzo Loggia e Palazzo Broletto tante persone l’hanno “amichevolmente” salutato, hanno voluto stringergli la mano e incoraggiarlo.
Au.Bi.