Un immigrato clandestino ventisettenne ha ricevuto nei giorni scorsi l’ingiunzione di espulsione dopo essersi recato al pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Brescia. Si tratta del primo caso di applicazione del pacchetto sulla sicurezza, seppur non ancora approvato in parlamento.
La vicenda a dir la verità non è stata ancora chiarita del tutto: la denuncia sarebbe scattata da parte di una guardia in servizio al Civile, non dal personale sanitario né tantomeno da un medico. Il ragazzo senegalese che ora dovrà lasciare il nostro paese si è recato, nello scorso febbraio, al prontosoccorso dell’ospedale per farsi curare un brutto mal di denti che durava da più giorni. Al momento di effettuare il pagamento del ticket, 25 euro, il senegalese si è accorto di non avere denaro a sufficienza ed è stato invitato dalla guardia ad aspettare in disparte il proprio turno. Invece delle cure dei medici però sono arrivati i poliziotti che l’hanno portato in questura dove è stata notificata l’espulsione. Perdipiù il ventisettenne non ha potuto tornare in ospedale per la medicazione.
I vertici del Civile si sono pronunciati affermando che la struttura cura indiscriminatamente tutti i pazienti e invita tutti gli stranieri, seppur irregolari, a rivolgersi senza timori all’ospedale; l’episodio verificatosi non ha nulla a che fare con la provenienza del cittadino quanto invece con motivi di ordine pubblico. Intanto si mobilita il centro sociale Magazzino 47, che oggi alle 13 ha in programma un sit-in di protesta davanti al Satellite.
a.c.
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Se la notizia è vera, questa è una vera barbarie,responsabile è quello sciagurato di vice sindaco e la sua lega di razzisti. E’ una vergogna per la nostra città.