A un anno dalla sentenza che lo aveva condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Clara Bugna, Bruno Lorandi torna in aula per il processo di secondo grado. La Corte d’Appello presieduta dal giudice Mario Sannite dovrà decidere sulla richiesta di assoluzione presentata dai due avvocati difensori, Alberto Scapaticci e Marco Agosti, sulla base delle argomentazioni e delle perizie raccolte nella corposa richiesta d’appello. Secondo i difensori la versione presentata a suo tempo dall’accusa di primo grado non regge e sono necessarie nuove perizie. Di altro avviso i giudici di primo grado che il 7 maggio 2008 hanno condannato Lorandi, accogliendo la versione secondo cui Lorandi avrebbe strangolato la moglie nel letto la mattina del 22 febbraio 2007, simulando poi una rapina. Questa mattina, presso il nuovo Palagiustizia, è stato il turno del sottoprocuratore generale Angelo Celentano, che ha ripercorso quanto accaduto il giorno dell’omicidio e presentato tutte le prove a carico del marmista di Nuvolera. Venerdì prossimo è attesa la seconda udienza.