La Lega ribadisce il suo “No”

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    Dopo l’annuncio della scorsa settimana quando si trovava a Ghedi, Ignazio La Russa mercoledì è tornato a parlare di invio di militari a Brescia, e un’altra volta gli esponenti cittadini del Carroccio esprimono la loro contrarietà. Dopo Fabio Rolfi è intervenuto ieri il capogruppo in Loggia Nicola Gallizioli: «La Russa pensi alla “sua” Milano, dove nonostante l’esercito stuprano una ragazza alla settimana. Noi non siamo contrari per partito preso all’idea di usufruire anche di piccole unità di militari per compiti di controllo del territorio, soprattutto in zona calde come la stazione, il tribunale o l’ospedale. Ma non deve essere un ministro romano in perenne campagna elettorale a dire a un’amministrazione comunale cosa deve fare per la propria città. La Russa non ordini, ma concordi tramite un patto con l’Amministrazione locale l’invio dei militari a Brescia. Per noi rimane prioritario rafforzare l’organico delle forze di polizia, come ripetutamente chiesto anche dai sindacati e come necessario ai sensi della pianta organica e della particolare criticità della Questura di Brescia, ancora classificata di fascia B, nonostante i mutamenti sociali e di carichi di lavoro avvenuti in questi anni, basti pensare al fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria, con una presenza in provincia di regolari e clandestini di gran lunga superiore alla media lombarda.»
    a.c.

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