Il Codisa (Comitato di Difesa ambientale di San Polo e dintorni) ha lanciato una petizione per chiedere una centralina di controllo della qualità dell’aria a San Polo e Buffalora. La raccolta firme è stata presentata ieri sera nel corso di una serata organizzata dal Comitato per fare il punto sulla situazione Alfa Acciai. Una necessità di chiarezza e trasparenza emersa in particolare dopo la pubblicazione dei dati ARPA relativi alle emissioni di diossina da parte dell’acciaieria. Le analisi evidenzierebbero infatti livelli 4 volte superiori a quelli consentiti, in contrasto con i risultati ufficiali presentati dall’acciaieria. Alla luce di questi fatti, i cittadini di San Polo e Buffalora vogliono vederci chiaro. E in ballo non c’è solo il problema Alfa Acciai. Anche le cave, l’inceneritore, il progetto del polo Italgross e della discarica di amianto sollevano forti dubbi sulle concrete possibilità di mantenere salubri l’aria e l’ambiente nella zona. Per questo motivo i cittadini guidati dal Codisa intendono chiedere al sindaco Adriano Paroli e alla presidente del Consiglio Comunale Simona Bordonali di discutere la proposta di una centralina per il controllo di pm 10, diossine, pcb, monossido di carbonio, ossidi di azoto e anidride solforosa nell’aria, a San Polo e Buffalora.
Vorrei precisare che i livelli non sono 4 volte superiori (che già sarebbero esagerati), ma ben 8.
Per questo i cittadini di San Polo storico, San Polo Nuovo, Sanpolino e Buffalora si stanno mobilitando affinchè si intervenga con serietà contro chi inquina e perchè il Parco delle Cave che deve sorgere nella zona, non venga sostituito da altre fonti di inquinamento che aggraverebbero una situazione già insostenibile dal punto di vista ambentale.
E questo a favore di tutta la città, perchè la diossina si disperde nell’aria e pare che sia stata rilevata fino in Maddalena, con buona pace per ci chi va a respirare un pò di fresco nelle afose domeniche estive.