Nitrati: entro il 31 luglio le denunce

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    Entro il 31 luglio le aziende dovranno presentare ai Comuni di appartenenza la documentazione relativa all’utilizzazione agronomica dei reflui di allevamento e in particolare all’utilizzo dei nitrati nelle coltivazioni. Scadenza che fa paura a molte aziende bresciane che non hanno provveduto a limitarne il consumo entro i limiti stabiliti per legge. L’Unione Europa ha infatti approvato nel 1991 una direttiva volta a ridurre il consumo di questi prodotti chimici per prevenire l’inquinamento di acqua e suolo. Da allora le aziende agricole hanno fatto di tutto per posticipare l’adeguamento, chiedendo aiuto anche alle istituzioni che hanno fatto di tutto per aiutarle. Ora però, in seguito alle procedure di infrazione avviate a livello europeo e che mettono in forse anche l’accesso agli aiuti finanziari, le regioni stanno facendo pressioni per un adeguamento rapido. In particolare la Lombardia: quello dei nitrati in eccesso è infatti un problema prevalentemente padano visto che le aree a rischio sono per due terzi proprio nella pianura padana. Sono ben 81 i comuni bresciani coinvolti, praticamente tutti quelli della Bassa. Alle aziende agricole non resta ora che insistere nell’attività di lobby oppure intraprendere un percorso di innovazione a livello organizzativo che favorisca maggiore efficienza e un minor impatto ambientale. Una strada costosa ma supportata finanziarimante grazie a fondi regionali e nazionali.

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