In arrivo le scorie da trattare

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    Ormai sembra fatta: il comune di San Gervasio ospiterà sul proprio suolo un impianto di inertizzazione di rifiuti "speciali", cioè pericolosi. I materiali che verranno trattati? Terre contaminate da diossina, piombo, furani, Pcb e altri metalli pesanti.
    Il progetto della società "Teresa" sta ottenendo il via libera dalla Regione: con il rilascio della Vas, Valutazione di impatto ambientale strategica, né comune né provincia di Brescia pare possano opporsi alla realizzazione dell’impianto. La vicenda è complessa e parte da lontano, da quando lo scranno di sindaco del comune era occupato da Giampaolo Mantelli il quale prima diede il via libera alla costruzione dell’impianto poi, nell’estate 2007, viste le proteste della popolazione, aveva ritirato la concessione edilizia. Troppo tardi forse: il Tar ha dato ragione alla società che aveva già ottenuto l’approvazione del proprio piano. Nonostante ciò lo scorso autunno da Teresa arriva un nuovo progetto che ridimesiona l’attività pericolosa, progetto stracciato nel marzo di quest’anno 2009 quando ritorna il piano originiario.
    La palla è nelle mani della Regione.
    Au.Bi.

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