“Una vittoria per la Leonessa”

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    “Si apre una stagione di valorizzazione del nostro patrimonio manifatturiero, dell’arte di saper fare prodotti d’eccellenza. Dopo un lungo periodo di impegno, difficoltà e battaglie, finalmente le nostre imprese hanno i riconoscimenti che si meritano”.

    Il Presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia, Eugenio Massetti commenta positivamente il provvedimento sul Made in Italy pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 settembre 2009. “Non soltanto – spiega – è stato sventato il tentativo di ridurre le tutele del Made in Italy, ma si sono poste le basi per valorizzare la qualità del ‘ben fatto’ in Italia. Il Governo ha recepito le nostre sollecitazioni, confermando il principio dell’art. 17 della legge 99/2009 che difende chi investe, produce e dà lavoro in Italia e obbliga il produttore a dichiarare l’origine dei prodotti quando questi siano fatti interamente all’estero e possano essere confusi con prodotti italiani. Si tratta di un principio da tempo consolidato in Paesi come gli Stati Uniti, il Giappone e l’India”.

    La realtà manifatturiera bresciana è di primissimo livello, le aziende del comparto nella nostra provincia sono 19.820 su un totale di oltre 37.000 aziende artigiane, pari al 4,14% delle ditte manifatturiere italiane di piccole dimensioni e il 2,38% delle imprese dell’Unione Europea a 27 Paesi. “Molte aziende bresciane si trovavano in una situazione paradossale, dover competere con la concorrenza straniera, che realizzava buona parte delle componenti all’estero, e li spaccia come Made in Italy, che di Italiano, in verità hanno ben poco”, continua il presidente di Confartigianato.

    Dobbiamo ringraziare il Governo, sottolinea Massetti, per “la fermezza contro i tentativi di bloccare una norma fortemente sollecitata da Confartigianato a difesa della qualità del ‘saper fare’ delle nostre imprese, dell’antica tradizione produttiva profondamente radicata nei territori del nostro Paese e capace di rinnovarsi per dare vita a soluzioni tecnologiche d’avanguardia”.

    “Inoltre – aggiunge il Presidente Massetti – anche grazie alla sensibilità manifestata dal Ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli, si rafforza e si amplia la tutela del Made in Italy, gettando le basi del marchio volontario 100% Made Italy. Anche in questo caso è stata recepita una proposta di Confartigianato che era stata fatta propria dal Presidente del Consiglio Berlusconi il quale ne aveva annunciato l’introduzione a giugno scorso durante la nostra Assemblea”.

    I vantaggi di questa legge sono doppi. Da un lato l’avvio di un impegno comune per far conoscere ed apprezzare il significato del vero Made in Italy, vale a dire la storia manifatturiera del nostro Paese, l’orgoglio, la passione, l’abilità, la competenza di 37 mila artigiani, solo a Brescia. Dall’altro, i consumatori hanno il diritto di poter riconoscere e scegliere il vero Made in Italy che significa il pregio del ‘pezzo’ unico, il lusso quotidiano degli oggetti di uso comune, la perfezione ‘su misura’. Hanno il diritto di sapere che, acquistando un prodotto italiano, possiedono un pezzo di storia del nostro Paese, possiedono la qualità del saper fare che il mondo ci invidia, fatta di storia, creatività, flessibilità. Confartigianato continuerà a battersi per la trasparenza del mercato e affinché il consumatore possa riconoscere la provenienza e la qualità dei prodotti. “Continueremo a batterci perché resti in Italia e venga tutelato il patrimonio manifatturiero che l’ha resa grande nel mondo”, conclude Massetti.

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