Certo non è famosa come quella del "Bigio", ma serebbe altrettanto importante per la città se la statua della Ludovica tornasse nel luogo per il quale è stata pensata, cioè piazza della Loggia.
Pochi sanno della storia della «Lodoìga dè la Losa», statua cinquecentesca alta due metri, per secoli posizionata sotto il primo arco meridionale della facciata est del palazzo del comune e da fine Ottocento relegata in un angolo di Santa Chiara. Furono gli amministratori di allora a spedirla in esilio, forse perché i cittadini erano soliti affidare alla "Ludovica" i loro messaggi (scritti su fogliettini di carta e depositati ai piedi della statua) con poteste e prese in giro rivolte all\’aristocrazia. Grazie a un volume di Franco Robecchi, presentato ieri nell\’aula consiliare proprio della Loggia, i bresciani potranno approfondire le vicende della statua in attesa di vederla tornare "a casa": l\’assessore Labolani ha infatti espresso la volontà di occuparsi della statua non appena sarà posizionato il Bigio in piazza Vittoria.
a.c.