Borsa di studio ai soli studenti italiani? E\’ un requisito discriminatorio e dunque inapplicabile. Un\’ordinanza del Tribunale di Brescia impone alle amministrazioni leghiste di Chiari e Castel Mella (che già l\’avrebbe ritirata) di modificare il bando per l\’assegnazione delle borse di studio agli studenti più meritevoli. Accolto il ricorso presentato dalla Fondazione Piccini, dalla Cgil e dall\’Asgi (Associzione Studi Giuridici sull\’immigrazione). La sentenza fa riferimento all’articolo art 43 – comma 1 – del Testo Unico sull’immigrazione che individua come discriminatorio ogni comportamento che direttamente o indirettamente comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata su razza, colore, ascendenza, origine nazionale o etnica, convinzioni e pratiche religiose.
L\’amministrazione di Chiari sarebbe intenzionata a proseguire per la propria strada e ad omaggiare di un pc portatile gli studenti modello, purché italiani. Il sindaco di Chiari, senatore leghista a Roma, dalle colonne di Bresciaoggi: «Questa ordinanza rientra in un filone giurisprudenziale che parte da un’interpretazione sbagliata della Carta Costituzionale, che contiene i diritti e doveri dei cittadini italiani. Un Pc portatile non è un diritto inalienabile. Non stiamo negando il diritto all’alloggio o alla sanità. Siamo una pubblica amministrazione e dobbiamo rispettare le sentenze. Certo è che alcuni giudici invadono il campo degli amministratori locali. In nessun paese europeo c’è la concezione di tutti i diritti a tutti. È impensabile. Un Comune ha il dovere di centellinare le sue risorse e scegliere come erogare i riconoscimenti al merito scolastico, assumendosene la responsabilità politica. Se un ente locale ha risorse infinite potrà garantire tutti i diritti anche agli studenti pakistani, albanesi e via dicendo, ma le noste risorse ad oggi purtroppo non sono infinite».
a.c.
proprio un ragionamento razzista, quello del sindaco mezzotorto, che per fortuna deve rimangiarsi il suo provvedimento discriminatorio, così come anche i sindaci di trenzano e castelmella, ma anche a brescia per il bonus bebè e tra poco anche a concesio. Pensano che governare significhi comandare: invece devono obbedire.
concesio è governato dal pd…..purtroppo……….