Dal 1977 nel giorno dei patroni di Brescia vengono consegnati premi a bresciani che si sono distinti nei loro campi d\’azione. Il Premio della Brescianità è stato ideato dall\’ex sindaco della città Bruno Boni, da allora ogni anno è occasione per conoscere personaggi che hanno fatto grande la Brescia.
Ieri la cerimonia di premiazione presso Palazzo Tosio. Alla presenza di Francesco Lechi, presidente dell\’Ateneo di Brescia – Accademia di scienze lettere e arti, di monsignor Antonio Fappani, presidente di Fondazione Civiltà Bresciana, del prefetto Narcisa Brassesco Pace, del vescovo Luciano Monari e dei politici, dal sindaco Adriano Paroli, agli assessori Andrea Arcai, Maurizio Margaroli, Fabio Rolfi e Giuseppe Romele.
I riconoscienti sono andati quest\’anno a Silvia Vegetti Finzi, esperta di bioetica, da trent\’anni trasferitasi a Pavia; Franca Ghitti, celebre scultrice che ha esportato le sue opere in ferro e legno in tutto il mondo; Marco Preti, scalatore, documentarista, scrittore (suo il libro "Il ghiacciaio di nessuno", dove si racconta della prima guerra mondiale in Adamello).
a.c.