Non regge il tentativo della difesa di giocare la carta della semi-infermità mentale: a conclusione del rito abbreviato Giuseppe Candido, 41enne ex operaio Iveco che accoltellò Patrizia Maccarini a Calvisano, è stato condannato a 30 anni di carcere.
Candido, che seguiva la ex fidanzata e, disperato, non trovava il coraggio di suicidarsi, accoltellò con un unico fendente mortale al petto la donna, poi si diede alla fuga facendosi però trovare poco dopo a Lallio, in provincia di Bergamo.
I genitori di Patrizia si dicono soddisfatti della condanna. Rammaricati per il tentativo di far passare per matto un assassino, ma soddisfatti. Per loro e per la sorella di Patrizia, costituitisi parte civile nel processo, il giudice ha stabilito un risarcimento di 50mila euro a testa. I difensori di Candido invece fanno sapere che ricorreranno in appello.