Ai bresciani piace: un successo

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    Decine di migliaia di persone, strade affollate, gallerie d’arte e musei con la fila fuori per entrare. Un successo fuori misura la seconda Notte Bianca dell’Arte. Quale altra iniziativa culturale riesce ad avvicinare l’arte a così tante persone in una sola sera? Attenzione: passeggiando per la città si aveva la netta percezione che le persone fossero realmente interessate a "qualcosa di culturale", l’arte non era solo un pretesto per uscire da casa. Chi più, chi meno, tutti sono entrati in una galleria d’arte ieri sera, o in un museo. Personalmente ho visto entrare da Ken Damy per la mostra su Guglielmo Achille Cavellini (bella!) ragazzi e signorotti che si chiedevano se quella era arte (il primo approccio con certe forme è spiazzante), oppure famiglie intere visitare per la prima volta la Biblioteca Queriniana (con le solite domande di rito: ma i bibliotecari li hanno letti tutti questi libri?) e Santa Giulia, oppure ancora ragazzotti solitamente spavaldi rimanere un po’ scandalizzati per la mostra su Moana Pozzi alla Wave. Certo poi c’erano gli amici, il pirlo, la musica, i ristoranti e locali aperti fino a tardi, ma "qualcosa di culturale" l’hanno visto tutti.
    a.c.

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    1 COMMENT

    1. è incredibile che i bresciani debbano sempre aspettare un pretesto per vivere la città!!!se non fossimo così ottusi il centro non sarebbe così morto e in mano solo a chi bivacca

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