E’ scomparso Renato Rovetta, l’eretico

Renato Rovetta fu il padre del sito bresciablob.com: in questo articolo il ricordo del giornalista bresciano e il link per accedere all'archivio di Bresciablob

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Renato Rovetta con Magda Pallavicini
Renato Rovetta con Magda Pallavicini

Per i lettori bresciani e il mondo del giornalismo bresciano si tratta di una grave perdita. Renato Rovetta – il padre di bresciablob.com – si è spento ieri, dopo una lunga lotta contro le difficoltà fisiche causategli dall’ictus che l’aveva colpito alcuni anni fa.

Nato da famiglia benestante, negli anni ’60 Rovetta era stato tra gli animatori al circolo culturale Grimau. Nello stesso periodo aderì anche al Pci, ma le sue posizioni eretiche gli costarono ben presto la cacciata dal partito. “Renato”, ha dichiarato il vicedirettore del Corriere della Sera Massimo Muchetti a Bresciaoggi, “è stato un irregolare della vita: comunista e libertario, incuriosito da ogni deviazione dalla verità rivelata e, al tempo stesso, innamorato del giustizialismo dipietrista avendo lui patito sulla sua pelle il giustizialismo di partito quando, nella primavera del 1973, fu costretto a lasciare per aver accettato, assieme a un altro compagno, un’offerta di sottoscrizione di abbonamenti al mensile “L’altra Brescia”: che voleva offrire un’alternativa al “Giornale di Brescia”, ma anche alla stampa del partito che si chiamava alla sovietica La Verità”.

Insegnante di mestiere, Rovetta dopo il precoce pensionamento si era dedicato alla scrittura di pamphlet (“Brescia Sessanta”, “Brescia Ottanta”, “Scritti clandestini” e “Scritti satirici”). Ma il salto mediatico lo fece alla fine degli anni ’90, quando diede vita al sito Bresciablob. Una realtà per certi versi rivoluzionaria, che anticipava i blog e ricordava molto da vicino il celebre Dagospia. Lì Rovetta non mancò di dare notizie scomode e di farsi nemici, che gli costarono anche molti soldi spesi in processi e risarcimenti. Un modello che sembra essere stato ripreso oggi dal blog Muro di cani. Nonostante le difficoltà, l’attività di Rovetta proseguì senza timore finché l’ictus (la cui esperienza ha voluto raccontare nel libro “Diario di un ischemizzato creativo”) gli rese difficile aggiornare il sito. A lui e ai suoi cari la redazione di www.bsnews.it rivolge un saluto e un tributo di riconoscenza. I funerali si terranno domani, con partenza alle 11 dalla camera mortuaria della Poliambulanza.

PER ACCEDERE AL SITO STORICO DI BRESCIABLOB CLICCATE QUI:

http://web.archive.org/web/20030215072526/http://www.bresciablob.com/

IL RICORDO DI ROVETTA DEL GIORNALISTA MARCO TORESINI

http://marcotoresini.blogspot.com/2010/10/ciao-renato-cane-sciolto-del.html
(tutti i siti citati sono esterni a bsnews.it)

DISSERO DI ROVETTA (da bresciablob.com)

Mino Martinazzoli : “…non tema, Rovetta, di risultare straniero in questa città, perchè, tutto sommato, c’è scritto anche nella Bibbia che Dio protegge gli stranieri…sono pagine che colgono nel segno un notevole risultato di satira politica, qualche cosa di divertente davvero e mi sono divertito molto, come ormai raramente mi accade…sarà un libertino, ma è una persona libera, direi: c’è ormai così poca dimistichezza con la libertà che uno rischia di essere definito libertino non appena ne usa un poco…non è che Rovetta contesta: questo l’ha fatto in gioventù pagando, credo, costi atroci…lui è contro tutti: non si sa poi dove vada a dormire la sera e chi gli dia ospitalità perchè proprio non c’è redenzione…una dimostrazione di una capacità di analisi satirica assai intelligente e insieme ‘pietosa’…pagine che sono, almeno per me, una notevole boccata d’ossigeno”

Paolo Corsini : “…un polemista assai apprezzato per la pungente vivacità della scrittura, nonchè per la straordinaria attitudine all’inchiesta denuncia sui fatti di malcostume…libri che dovrebbe scrivere lui, esercitando le indubbie facoltà intellettuali di cui dispone, invece di passare i pomeriggi dormendo o nuotando”

Antonio Di Pietro : “…apprezzo il modo di mettere a suo agio il lettore…un successo che sinceramente si merita”

Massimo Mucchetti : “…Renato resta il migliore scrittore degli ultimi trent’anni a Brescia”

Italia Brontesi : “…Rovetta sempre in anticipo sulle indagini dei magistrati”

Mario Venturini : “…non è mai banale”

Giorgio Sbaraini : “…è un grillo parlante”

L’Espresso : “…l’autore, un giornalista assai noto nella città lombarda (stimato anche da Mino Martinazzoli)”

Brescia Espresso : “…grandissimo cane sciolto del giornalismo, genio fin troppo compreso e per questo invidiato dai colleghi, temuto dai direttori, ma apprezzato dai lettori”

Radio Popolare” : “…tutti dobbiamo essere grati a Rovetta e a quella categoria di giornalisti, che non si fermano nonostante tutto

++ aggiornato il 09.04.2019 ++

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15 Commenti

  1. IL MESSAGGIO E’ STATO CANCELLATO PERCHE’ CONTENTEVA INSULTI PASSIBILI DI DENUNCIA. INVITIAMO CHI L’HA INSERITO A ESPRIMERE LE SUE IDEE SENZA OFFENDERE. IN CASO CONTRARIO, A RICHIESTA, SAREMO COSTRETTI A SEGNALARE IL SUO IP A CHI DI DOVERE.

  2. Grazie Signor Rovetta di avermi creduto, difeso e fatto crescere. Grazie per avermi dedicato una parte della Sua vita e ben due libri
    alla emblematica vicenda della casa di Via Grazie a Brescia.
    Grazie per essere sempre stato dalla parte dei più deboli.
    Grazie infine, ma soprattutto, per aver difeso e ridato dignità di fronte a tutti a mia madre Beatrice Sorlini.

  3. Muro di Cani ringrazia, ma ricorda che i paragoni affrettati sono sempre azzardati e spesso arrecano danno a uno dei termini del paragone stesso (in queso caso Rovetta). Sprando che l\’accostamento non dipenda solo dalle querele cito un pezzo di Rovetta del 2003. Sembra scritto ieri sera.
    Da http://web.archive.org/web/20030624165125/www.bresciablob.com/Archivio/Dibattito/giuntabors36.htm

    \"Antropologicamente sono l\’incarnazione dell\’Italia berlusconiana, prepotente, tutta diritti, niente doveri. Inveiscono e vogliono tutto a prescindere dagli altri cittadini. Hanno i modi, i toni, quasi la faccia, la smorfia del Berlusca, il loro modello di identificazione e di riferimento, il loro idolo, il Silvio, che gli ha dato la stura. Dall\’era di Silvio in poi, torme di tanti piccoli Berlusconi sono usciti dalle loro tane, affermando come un merito, un vanto, ciò che ai tempi della DC era, perlomeno teoricamente sul piano delle esternazioni e dei comportamenti legittimati, dei principi, insomma, una vergogna. Chiedono tutto e il contario di tutto. I piccoli Berlusconi vedono la pagliuzza negli occhi altrui, ma non la trave nei loro occhi. Li riconosci al primo sguardo da come guidano, da come posteggiano. Scambiano la gentilezza per debolezza, il ragionamento per un complotto, la civiltà per un mistero.

  4. Il gusto della provocazione e della presa in giro, la curiosità dei lettori, le denunce (sì, pure quelle contano) rendono simili le due esperienze, poi è ovvio che il paragone è sempre profano… ma a Brescia, oggi, una delle voci che si avvicina di più al \"rovettismo\" siete voi…

  5. \"A richiesta\" invito la redazione di questo blog a segnalare a chi di dovere l\’IP di quel tale che conteneva insulti. E\’ ora che in questa civiltà del bicchiere, in questa città di sepolti vivi, si impari a rispettare almeno la morte.

  6. ————————————-
    Uomo Libero Irriverente Intelligente
    ————————————-

    ps. ho avuto la fortuna di leggere bresciablog

  7. Che dire, non ho parole, Renato era un sanguigno, io ho scritto molto per il suo Bresciablob, una grande scuola di giornalismoe di vita, sono triste, il tempo passa, ciao Renato

  8. apprendo qui per caso, con grande ritardo, dal sud da dove scrivo, della morte di renato… per quel che può valere, levo in alto la mia povera penna, e sì, anacronisticamente anche il pugno sinistro, in ricordo di un grande combattente… grazie per la tua PASSIONE, la tua INTENSITA’, il tuo CORAGGIO… questo ci è dato, ricevere la vita e poi restituirla… che la terra ti sia lieve… livio borriello

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