Cos’è un museo? Quali sono le attività e le figure professionali che lo fanno vivere e crescere? Generalmente, il pubblico viene a contatto solo con la parte finale di tutto un intenso e lungo lavoro che trova il suo compimento nelle sale espositive, dove quello stesso pubblico può conoscere e ammirare gli oggetti esposti, presentati in una sequenza meditata, identificati da una didascalia più o meno approfondita e contestualizzati da pannelli o altri strumenti di comunicazione. E tuttavia, il museo non è una statica e inalterabile esposizione di opere d’arte o reperti storici ed archeologici: potenzialmente, le sue collezioni sono in continuo accrescimento (grazie ad acquisti, depositi, donazioni, scavi) e la storia che esse raccontano può in ogni momento modificarsi, attraverso gli studi e le ricerche, le indagini e i restauri che le figure professionali cui è affidata la cura e la gestione del museo svolgono regolarmente.
L’attività quotidiana dei conservatori e curatori, dei catalogatori, dei restauratori e di quanti si occupano di un museo può quindi riservare sorprese e scoperte importanti. Il più delle volte ciò accade grazie a percorsi di studio meticolosi e accurati, che passano attraverso ricerche bibliografiche e archivistiche, confronti e scambi con i colleghi di tutto il mondo; ma a volte, anche il caso fortuito o la subitanea, felice, intuizione di un occhio attento possono condurre ad esiti esaltanti o comunque stimolanti che daranno poi corso a successivi momenti di riflessione utili a promuovere altri studi, altre ricerche, altre attribuzioni. Delle ricerche, intuizioni e scoperte che più o meno recentemente hanno segnato la storia delle collezioni dei musei di Brescia si parlerà nei cinque incontri promossi dai Musei d’Arte e Storia e da Fondazione Brescia Musei. Cinque giovedì, dal 4 novembre al 2 dicembre alle ore 17, per conoscere le vicende – a volte quasi romanzesche – che hanno portato alla scoperta di oggetti straordinari, ad attribuzioni eccellenti o a ricomposizioni importanti che costituiscono oggi il patrimonio più rappresentativo dei nostri musei cittadini.
Al Sarcofago delle Amazzoni è dedicato il primo incontro: Francesca Morandini, conservatore archeologo, racconterà al pubblico di come, sul finire degli anni Novanta, durante i lavori di recupero del complesso monastico di Santa Giulia, da una lastra dell’antico pavimento della chiesa longobarda di San Salvatore improvvisamente …
Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 17 nella sala conferenze del Museo di Santa Giulia, in via Piamarta n. 4 a Brescia, sono gratuiti e aperti a tutti gli interessati, sino ad esaurimento posti.
CALENDARIO APPUNTAMENTI
4 novembre – Francesca Morandini
Il sarcofago delle Amazzoni. Una scoperta imprevedibile
11 novembre – Francesca Morandini
Da Afrodite a Vittoria alata. Ancora novità sul bronzo bresciano
18 novembre – Maurizio Mondini
Giacomo Ceruti, da Brescia a Padernello. Storia controversa di un gruppo di dipinti
25 novembre – Angelo Dalerba
Quattro gentildonne per quattro stagioni
2 dicembre – Elena Lucchesi Ragni
La pala perduta di Raffaello e l’Angelo ritrovato