Anche il vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi firmerà la petizione già sottoscritta da altre personalità politiche e da numerosi rappresentanti della società civile, per aprire gli archivi e togliere il segreto di Stato sulla stagione del terrorismo in Italia.
“Brescia ha una ferita enorme, causata dalla strage di piazza Loggia, sulla quale non è ancora stata fatta giustizia. Da bresciano sento dunque di sposare questa causa e appoggiare la richiesta di sospensione del segreto di Stato. È un passaggio imprescindibile affinché si faccia chiarezza non solo su ciò che è successo il 28 maggio 1974, ma su tutti gli eventi che hanno caratterizzato negativamente gli anni di piombo. Auspico che il Parlamento possa accogliere questa richiesta in tempi ragionevoli, per fare piena luce sugli eventi e non permettere che queste stragi restino impunite. Senza la rimozione del segreto di Stato non ci potrà mai essere un’attendibile ricerca storica su quel periodo e di conseguenza sarà molto difficile riuscire ad arrivare alla verità”.