Corioni: Col Milan la goccia che ha fatto traboccare il vaso

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    L’impressione è che l’esonero di Giuseppe Iachini sia stato il più doloroso tra tutti quelli decisi da Gino Corioni nella sua lunga carriera da presidente. Eppure, sebbene rimandato più volte, alla fine è stato inevitabile.

    La goccia che ha fatto traboccare il vaso, già colmo, di Corioni è stata la formazione messa in campo contro la capolista Milan. O meglio, l’atteggiamento tattico delle Rondinelle, troppo remissive, troppo chiuse dietro in attesa delle sfuriate milaniste, che puntualmente sono arrivate, e hanno fatto male. Secondo il presidente il Brescia deve avere più carattere, ed è quello che si aspetta da Beretta, sicuramente meno remissivo di Iachini, più spregiudicato tatticamente.

    Troppo pochi i punti racimolati da una squadra che sulla carta dovrebbe salvarsi comodamente. Troppi i giorni passati dall’ultima vittoria, quella in casa contro la Roma nel lontanissimo 22 settembre. E sinceramente stava diventando un triste ritornello sentir parlare di sfortuna, errori arbitrali che ci hanno penalizzato, bel gioco senza risultati, abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo etc. Serviva una svolta, che è stata dolorosa ma andava compiuta. Iachini ci ha portato in serie A dopo 5 anni, Iachini era (è) amato da quasi tutti i giocatori, Iachini non è mai stato oggetto di critiche da parte della tifoseria. E’ stato sacrificato per il bene della squadra. Punto.

    Ora in bocca al lupo a Mario Beretta. In conferenza stampa ieri ha detto che non è mai retrocesso dalla serie A. Ecco, forse non è il modo migliore per iniziare…
    a.c.

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