Riportiamo la lettera che il vescovo di Brescia Luciano Monari ha indirizzato al Reverendo Gabriele El Baramousi e a tutti i membri della Chiesa Copta in Brescia per il Natale, che – secondo la tradizione ortodossa – cadrà il 7 gennaio.
“Carissimi, da diversi anni la vostra Chiesa è presente in mezzo a noi. So che negli anni 1980 il defunto mons. Gianni Capra vi ha accolti con simpatia e fraternità. La nostra diocesi ha cercato di darvi un luogo di culto che da alcuni anni si trova nella chiesetta di san Marco, tanto caro alla vostra tradizione.
Ammiriamo molto le vostre radici cristiane che affondano nella lunga tradizione del monachesimo del deserto, ricco di quella spiritualità di cui il nostro mondo ha ancora bisogno. Per questo vi chiediamo che la vostra presenza in mezzo a noi possa essere anche più visibile. So che partecipate volentieri al cammino ecumenico e sono convinto che con la vostra tradizione siete una ricchezza per tutta le Chiesa.
Siamo tutti a conoscenza dei momenti difficili che i Copti stanno vivendo in questi giorni in Egitto dopo il sanguinoso e vile attentato ad Alessandria. Vi assicuro che la vostra sofferenza è condivisa da me e da tutti i fedeli bresciani e vi esprimiamo tutta la nostra fraterna solidarietà.
Desideriamo che da noi possiate sentirvi a casa vostra, liberi di cantare la nostra comune fede in cristo.
Il 7 gennaio voi celebrate il Natale del Signore. Noi partecipiamo, in comunione fraterna, alla vostra gioia e alla vostra preghiera. La nascita del Figlio di Dio in una carne umana sia sorgente di pace per gli uomini, fonte di una fraternità sempre più consapevole e profonda. La grazie del Signore Gesù custodisca i vostri cuori e i vostri pensieri nella speranza”.
Sante parole quelle del vescovo……………
OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE…CHI LO DICEVA???????????
sicuramente padanus non ha radici cristiane. va redento, poveretto.
«Occhio per occhio… e il mondo diventa cieco.»
povero padanus