Soli delle Alpi, Lancini: Già rimossi. La Cgil: Non è vero, ci son le foto. E l’udienza si rinvia

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Riportiamo il comunicato della Cgil di Adro sulla questione dei simboli del Sole delle Alpi alla scuola Miglio di Adro. Questa mattina l’udienza si è chiusa con un nuovo rinvio.

ECCO IL TESTO

Si è tenuta questa mattina davanti al giudice del Lavoro Gianluca D’Alessio l’udienza che avrebbe dovuto nominare (come richiesto da Camera del Lavoro ed Flc Cgil Brescia il 23 dicembre scorso) un funzionario ad hoc, quale ausiliario del Giudice, con il compito di dare attuazione all’ordinanza del Tribunale di Brescia in merito alla rimozione dei Soli delle Alpi dalla scuola di Adro.

Il sindaco Lancini ha fatto protocollare al suo Comune una dichiarazione nella quale si sostiene che i simboli sono già stati rimossi. Peccato per il sindaco che proprio in mattinata, prima dell’udienza, un solerte testimone abbia immortalato alcuni Soli delle Alpi sul tetto dell’istituto. Le immagini sono state mostrate al giudice e il testimone ha assicurato che gli scatti erano stati fatti in mattinata.

A questo punto il giudice ha rinviato l’udienza al 4 febbraio, chiedendo la convocazione del segretario comunale del Comune franciacortino, il quale dovrà spiegare nei dettagli che cosa sta facendo il Comune per dare seguito all’ordinanza del 25 novembre scorso (un mese e mezzo fa) con la quale il giudice, avendo accertato la natura discriminatoria del comportamento del Comune di Adro per la vicenda dei 700 Soli delle Alpi nella scuola del Comune, ne ordinava: la rimozione a spese del Comune di Adro del simbolo partitico e la ricollocazione delle suppellettili asportate prive del simbolo partitico a spese del Comune di Adro; l’esposizione della Repubblica Italiana e di quella dell’Unione Europea in modo permanente e in conformità all’art. 4 D.P.R 7 aprile 2001 n. 121; la pubblicazione per estratto un giorno sui quotidiani Giornale di Brescia, Bresciaoggi, Corriere della Sera e La Repubblica; la pubblicazione di copia integrale del presente provvedimento presso il medesimo Istituto per una settimana lavorativa.

“Dopo aver preso in giro istituzioni e cittadini – afferma Damiano Galletti – segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia -, con le dichiarazioni di oggi il sindaco mostra di aver poco rispetto anche per il lavoro dei magistrati”

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