Fallimento sancito. E’ finita ufficialmente l’avventura del quotidiano il Brescia

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    La notizia ora è ufficiale. Da venerdì il quotidiano il Brescia è ufficialmente “morto”. Il tribunale di Cagliari, infatti, ha accolto l’istanza presentata da alcuni creditori (giornalisti compresi), decretando il fallimento dell’intero gruppo editoriale E Polis, che – dopo la gestione di Nicola Grauso – era passato nelle mani di una cordata di imprenditori di cui il finanziere trentino Alberto Rigotti e il commercialista campano Vincenzo Maria Greco sono i nomi più noti.

    Dopo quasi sei anni di attività, dunque, appare sempre più improbabile l’ipotesi che il quotidiano il Brescia possa riprendere le pubblicazioni, interrotte lo scorso luglio con la promessa – mai mantenuta – di riaprire dopo l’estate. In cassa integrazione i cinque giornalisti assunti (di cui tre bresciani), mentre l’intera struttura pubblicitaria è stata smantellata senza paracadute. E tutti – redattori, venditori, fornitori, collaboratori storici ed enti previdenziali – restano in attesa che i curatori fallimentari (Giancarlo Dessì, Efisio Mereu e Sergio Vacca) recuperino le risorse per saldare i (pesanti) debiti accumulati.

    Il crac finanziario del gruppo, infatti, ammonta a 107 milioni di euro (solo in minima parte riconducibili a Brescia, che è sempre stata una delle città più redditizie) e a questa cifra vanno ancora aggiunti tutti i debiti del 2010. Un quadro pesante, che ha portato i giudici a respingere la richiesta dell’azienda di spalmare i debiti su un arco di tempo di ben sei anni anche alla luce del fatto che tutte le precedenti promesse di Rigotti e soci (compresa quella della riapertura a gennaio con un nuovo assetto societario e di saldare gli arretrati ai dipendenti) non erano state mantenute. L’udienza per l’esame del passivo è fissata per il 30 maggio.

     

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    1 COMMENT

    1. Con noi sono stati spesso un po’ cattivelli, ma Tortelli e Bacca hanno sempre scritto in maniera seria e onesta. A loro la mia solidarietà.

    2. E’ davvero un peccato. Nel panorama bresciano dove regna l’informazione alla camomilla era un giornale che si distingueva per capacità e coraggio! Peccato!

    3. Avevo letto che c’era la possibilità du una nuova apertura. Mi spiace molto che invece sia finita. Era un bel giornale, vivace, immediasto e polemico al punto giusto. Anche se era gratuito non sfigurava di fronte ai giornali tradizionali. Che dire, un abbraccio a chi ci lavorava. Lucia

    4. Certi eccessi non mi sono mai piaciuti, ma devo dare atto ai ragazzi del giornale che il prodotto era senza dubbio efficace… Anzi: qualche "buco" ce l’hanno anche dato!!!

    5. quando chiude un giornale è sempre un voce in meno per la democrazia. Un abbraccio ai giornalisti tutti di questa cordata.

    6. Era un giornale indipendente e quindi non poteva esistere. Non c’è nessuno che ricorda l’iniziativa dell’assessore Guindani della giunta Corsini che ha decretato che i giornali gratuiti non potevano essere appoggiati sui marciapiedi? era boicottaggio voluto e pilotato.

    7. Non credo ci sia stato boicottaggio da parte di nessuno….. Il vero problema, come dici tu, è che era un giornale senza padroni politici…… Io non ho mai letto un giornale così libero a Brescia. Mi spiace che abbia chiuso.

    8. Se la faziosità la leggevi nel Brescia e non in altri più autorevoli quotidiani sei probabilmente in cattiva fede… Che t’hanno fatto? Raccontaci….

    9. Io non vedevo con troppa simpatia lo spazio che veniva dato alla Lega su quel giornale, ma devo dire che erano sempre cose interessanti da leggere…… E soprattutto le bastonate arrivavano a tutti, al Pd come alla Lega, al Pdl come agli altri…. Magari facessero tutti così!

    10. A me personalmente quella voce manca. Non spendevo un euro prima per i bugiardini e non ho intenzione di spenderne oggi.

    11. Che il giornale mi paghi quanto dovuto! Ma sulla sostanza devo dire che non ho mai avuto tanta libertà come a il Brescia…

    12. "107 milioni di euro (solo in minima parte riconducibili a Brescia, che è sempre stata una delle città più redditizie)" – "Il tribunale di Cagliari, infatti, ha accolto l’istanza presentata da alcuni creditori (giornalisti compresi)". Leggendo queste frasi mi vien da pensare che è proprio quello che chiedi tu ciò su cui dovranno lavorare giudici e avvocati…

    13. mettevano SEMPRE cose del magazzino 47 e della radio onda d’urto, articoloni di una pagina intera.
      Contattati telefonicamente han detto che "dall’alto" avevano ricevuto ordine di non pubblicare NULLA riguardante Forza Nuova…

      ps: detto questo non penso che le altre testate locali siano immuni da suggerimenti

    14. Carissimo ioioio, non so se sei in cattiva fede o se ti hanno riferito male. Al Brescia non abbiamo mai ricevuto “ordini dall’alto” di questo genere su nessuno. A Forza Nuova – come ti potrà spiegare meglio il tuo segretario – è stato detto semplicemente che per finire sul giornale era necessario che esistesse una notizia (dunque un fatto degno di nota) e quando c’era ne abbiamo anche scritto. Discorso identico a quello fatto ad altre forze politiche minori.

    15. Ero un affezionato lettore di questo giornale, di cui apprezzavo la grafica e le dimensioni, ma soprattutto il fatto che spesso trovavo notizie diverse dagli altri….. messe lì senza troppe remore….. A me personalmente mancherà….

    16. MESSAGGIO CANCELLATO DALLA REDAZIONE PERCHE’ CONTENEVA UNA DELLE SEGUENTI VIOLAZIONI ALLA POLITICA DEL SITO: – INSULTI O VOLGARITA’ – SPAM – VIOLAZIONE DEL COPYRIGHT – CONSIDERAZIONI CHE NECESSITANO DI UN APPROFONDIMENTO ANCHE LEGALE – CONSIDERAZIONI VERSO TERZI PASSIBILI DI DENUNCIA. INVITIAMO L’INTERESSATO AD ATTENERSI ALLE REGOLE DEL BUON SENSO O SAREMO COSTRETTI, SU RICHIESTA, A SEGNALARE L’IDENTIFICATIVO DELLA SUA CONNESSIONE A CHI DI DOVERE.

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