Abbattere la Tintoretto? Spreco di risorse pubbliche

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    Sinistra e Libertà torna all’attacco sulla questione-San Polo. Lo fa snocciolando dei dati che indubbiamente fanno un po’ pensare: 47milioni di euro il costo totale dell’operazione (33 milioni di euro per le nuove costruzioni, 14 milioni di euro il valore degli appartamenti demoliti, il tutto suddiviso tra Regione Lombardia, Comune di Brescia ed Aler), 195 gli appartamenti demoliti nella Tintoretto, 220 quelli ricavati dai piani edilizi. In totale un saldo positivo di soli 25 appartamenti, a fronte di costi pazzeschi e di 3mila persone in lista d’attesa per una locazione popolare. Senza contare che la torre è strutturalmente sana, ha un buon coefficiente di consumo energetico e al massimo necessiterebbe di una semplice ristrutturazione. Perché non tenerla e utilizzare i soldi di Aler e Regione per costruire nuovi alloggi aggiuntivi?

    Secondo il leader di Sinistra e LIbertà Mirko Lombardi ci sarebbe materiale sufficiente affinché la Corte dei Conti blocchi l’operazione.

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    1 COMMENT

    1. sarebbe più economico ristrutturare la torre, e fare nuove case con i soldi della regione.
      se la torre è un problema "sociale" che ci vadano i politici portando gli uffici della provincia o del comune. è solo questione di soldi e appalti, mi sa.

    2. UN DISASTRO che annuncia guai grossi.
      Riqualifichiamo per uffici della provincia e altri da individuare, anche privati, la Tintoretto come si ipotizzava già negli anni novanta del secolo scorso.
      Il buon senso ci dice oggi che è meglio fare una pausa e riflettere prima di aprire una ferita difficilmente rimarginabile.

    3. Ma Giovanardi e Lombardi sono mai stati dentro alla tintoretto.
      Anche dopo tutte le ristrutturazioni che immaginano ci andrebbero a vivere o ci manderebbero i loro famigliari in quel degrado, a quelle condizioni? Anche chi riceve casa dall’ERP ha diritto ad una vita dignitosa e sicura. Basta demagogia, meglio nuovi allogi decorosi che questo scempio sociale. L’esperienza dei casermoni è fallita negli anni ’70 e ’80. Abbiamo la possibilità di ripartire praticamente con due lire, rilanciamo la città, basta pensare a toppe che sono peggiori del buco.

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