La “crociata” antileghista di Tempo Moderno. Cinquepalmi: Molgora ci deve delle risposte

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    (a.t.) Qualcuno l’avrà forse notato passeggiare per le strade del centro, perché la sua immagine – un “omone” con il toscano sempre in bocca e il garofano rosso all’occhiello – non è certo di quelle che passano inosservate. Altri, i più avvezzi alla politica, lo conoscono da anni per la sua lunga (e convinta) militanza socialista che – dopo l’esperienza del Psi e il terremoto di Tangentopoli – l’ha portato prima nei Laburisti, poi (per una brevissima parentesi) nei Ds, infine nello Sdi e nel rifondato Psi. Ma a 48 anni quasi compiuti l’avvocato Lorenzo Cinquepalmi ha conquistato una nuova fama. E dalla scorsa estate – quando è iniziata ufficialmente l’avventura tempomoderno.it – è diventato a pieno titolo uno dei protagonisti della politica bresciana. Mettendo alla frusta, con inchieste al vetriolo, l’intera classe dirigente leghista.

    DOMANDA – Ultimamente in molti devono fare i conti con lei, come mai ha scelto di scendere in campo con questa anomala forma di impegno politico?

    RISPOSTA – L’espressione “scendere in campo”, che non amo, evoca Berlusconi e l’impegno elettorale diretto. Mentre io credo che la politica si faccia nei partiti prima ancora che nelle sedi istituzionali. Tempo Moderno nasce secondo questa logica. Dopo l’ultima scissione socialista (quella in cui Ettore Fermi, Dionigi Guindani e Laura Castelletti hanno deciso di uscire dal partito in polemica con le scelte nazionali, ndr), con un gruppo di compagni ci siamo interrogati su come portare un contributo al partito in vista delle ultime regionali. E abbiamo deciso di dar vita all’associazione – seguita dopo qualche mese dal sito – concentrando i nostri sforzi su un tema ben preciso: quello del ruolo della Lega nella vita politica della provincia di Brescia.

    D – Perché tanto astio nei confronti del Carroccio?

    R – Quello leghista è un progetto di potere aggressivo e articolato, basato su metodiche che troviamo preoccupanti dal punto di vista democratico. In tutte le maggioranze di cui fanno parte, infatti, trovano modo di prevaricare gli alleati e di infilare i loro uomini nei posti di comando. Mi pare che in Italia questo sia già successo, per la precisione tra il 1922 e il 1925. Per tale ragione riteniamo la questione rilevante e abbiamo deciso di portarla all’attenzione del pubblico.

    D – Le sue, però, a volte sono vere e proprie inchieste giornalistiche…

    R – Noi ci limitiamo a raccogliere dati alla portata di tutti e a fornire una chiave di lettura unitaria. Cerchiamo di fare sintesi di ciò che accade a Brescia come a Castel Mella, Adro e Rodengo per tracciare un quadro della strategia complessiva di quel partito.

    D – Parte di questo lavoro spetterebbe ai giornali, con cui lei è spesso molto critico…

    R – Sono critico con la stampa locale, o meglio con parte di essa, perché ho avuto modo di notare che alcune tematiche, prettamente bresciane, che abbiamo sollevato hanno trovato ampio spazio sui media nazionali, ma sono state quasi ignorate su quelli locali. La tendenza all’autocensura nei confronti delle notizie sgradite ai potenti, se pure con livelli diversi, nella Leonessa mi sembra evidente.

    D – Torniamo alla Lega. Uno dei suoi cavalli di battaglia è stata la cosiddetta Parentopoli, ovvero il caso del concorso del Broletto che ha visto classificarsi ai primi posti parenti e collaboratori di personaggi di spicco del partito. Lei, in più di un’occasione, ha addirittura invocato una denuncia da parte del presidente Molgora.

    R – Non invoco nulla. Anzi: sono fermamente convinto che le questioni politiche – anche quando arrivano a sfiorare i limiti della lesione d’onore e dell’ingiuria – vadano risolte in sede politica, sui media o davanti al pubblico, e non certo nelle aule di tribunale. Per questo trovo ingiustificato che Molgora abbia presentato una denuncia nei confronti del Riformista per gli articoli pubblicati sul caso e, allo stesso modo, ho criticato Corsini quando ha annunciato denuncia nei confronti dell’assessore Fausto Di Mezza sulla questione dei conti della metropolitana. Detto questo, però, trovo ancora più ingiustificato il fatto che Molgora abbia deciso di denunciare quel giornale per cose “copiate” da quanto ho scritto io senza fare lo stesso con me. La mia è un’assunzione di responsabilità e una questione di lealtà. Nella delibera in cui la giunta dava mandato ai suoi avvocati di agire era scritto chiaramente che il contenuto degli articoli era ripreso da Tempo Moderno. Mi sfugge il motivo per cui oggi loro sono iscritti al registro degli indagati e io no, a meno che per strada si siano perse delle carte.

    D – Torniamo al merito della questione. Molgora ribatte essenzialmente due cose a chi lo critica: che quel concorso è stato fatto da altri e che comunque i vincitori non sono mai stati assunti…

    R – A me, francamente, pare un modo di sviare l’attenzione dal nocciolo della questione. Al di là del fatto che il concorso sia stato indetto dall’amministrazione precedente e che la commissione giudicante – dove pure compaiono gli stessi nomi da anni – sia stata nominata da altri, infatti, mi pare più decisivo capire cosa è successo in occasione dello scritto, avvenuto quando Molgora era già presidente dell’ente. Il fatto che in quel concorso cinque degli otto vincitori abbiano legami parentali o di altra natura con autorevoli esponenti della Lega mi sembra un dato di fatto. Statisticamente è un risultato un po’ improbabile e io al caso non credo. Dunque mi domando cosa sia successo.

    D – Ma nessuno di loro è stato assunto…

    R – E’ un’obiezione che lascia il tempo che trova. Se quel concorso non sarà invalidato i vincitori avranno gioco facile a rivolgersi a un giudice del lavoro per ottenere comunque l’assunzione.

    D – Ultimamente però il suo cruccio principale sembra essere la questione dei lavori pubblici. Ad esempio, nei suoi scritti, ha parlato con tono insinuante di un improvviso crollo dei ribassi d’asta nell’assegnazione dei lavori stradali (dal 30 al 5 per cento) e ha citato il caso di un’impresa che sarebbe stata costretta a rinunciare a un appalto perché nessun fornitore era disposto a fornirle il bitume. Cosa vuole dimostrare?

    R – Non voglio dimostrare, né insinuare nulla. Rilevo semplicemente che sono accadute cose che ritengo anomale. A me pare anomalo che improvvisamente, nell’ottobre 2010, i ribassi d’asta siano scesi fino al 5 per cento, quando nello stesso periodo in enti limitrofi si continuava a procedere con una media dal 28 al 32. Allo stesso modo vorrei capire perché un’impresa che per la prima volta ha partecipato a un bando e l’ha vinto non è poi riuscita a trovare nessuno che le fornisse l’asfalto. Probabilmente sono dinamiche normalissime. Ma vorrei che qualcuno mi spiegasse il perché.

    D – E della nuova sede della Provincia che dice?

    R – Rilevo che, ai tempi di Cavalli, ad ogni accenno sulla nuova sede i leghisti si alzavano a gridare che l’operazione non si sarebbe dovuta fare. Anche Molgora, all’inizio del suo mandato, aveva spiegato che il discorso sulla nuova sede era chiuso perché l’ente non aveva le risorse necessarie per sostenere il progetto. Poi però, qualche settimana fa, il presidente della Provincia si è messo improvvisamente a parlare della nuova sede negli spazi della ex caserma Papa. Se non è un’anomalia, secondo me si tratta almeno una contraddizione.

    D – Di certo, molti computer del Broletto e di militanti leghisti, ogni mercoledì (il giorno in cui solitamente escono le sue inchieste), sono sintonizzati sul sito di Tempo Moderno. Ma lei non salva proprio nessuno del Carroccio? A Molgora, ad esempio, molti riconoscono il merito di aver sistemato i conti di un ente disastrato e di aver tagliato molti sprechi.

    R – Allo stato non salvo nessuno, se non i tanti bresciani illustri che – negli ultimi 15 anni – sono stati cacciati da quel partito per aver osato pensare con la loro testa e non con quella del monarca. Quanto, invece, all’abilità taumaturgica di Molgora, le sue mosse mi sembrano la fotocopia sbiadita di quelle di Tremonti. E’ facile sistemare i conti tagliando con l’accetta: il compito di chi governa è soprattutto quello di promuovere il benessere e lo sviluppo. Se poi si taglia su tutto e, solo per fare un esempio, non si realizza una pista ciclabile a Limone per dare i soldi all’ex direttore dell’orchestra della Padania Ezio Rojatti a me non pare che si stiano facendo davvero gli interessi del territorio.

    D – Molti pensano che lei stia sollevando tutte queste polemiche perché è intenzionato a candidarsi alle prossime provinciali. E’ vero? Dove vuole arrivare?

    R – Si sbagliano. Il mio obiettivo è quello di continuare a vivere soltanto del mio lavoro e non sono intenzionato – né disposto – a candidarmi per nessun posto. Oggi gli eletti che campano di pane e governo perdono la libertà di dire quello che pensano, e a questo io tengo molto.

    D – Un’ultima domanda. Lei è convintamente socialista, critica Berlusconi e di recente ha firmato con altri una lettera per difendere l’iniziativa del Comune brianzolo di Lissone di dedicare una piazza a Bettino Craxi. Come si concilia questa affermazione con il fatto che parliamo di un politico – grande statista o meno – che per la legge italiana è morto da latitante?

    R – Io penso che il giudizio su un personaggio politico debba essere elaborato con i tempi della storia: del resto anche Garibaldi è stato condannato a morte in contumacia e per metà degli italiani dell’epoca era soltanto un delinquente comune. Tra 30 anni, forse, saremo in grado di dire se il nostro Paese considererà ancora reati quelli addebitati a Craxi o se a quel punto di lui non resteranno soltanto le azioni meritorie da statista.

    D – A Lissone non hanno aspettato tanto. Dunque vorrebbe una via dedicata a Craxi anche a Brescia?

    R- Credo che chi fa politica debba avere l’intelligenza di capire quando l’opinione pubblica è abbastanza matura per certe scelte. Mi pare che Lissone lo fosse già, tanto che coloro che tiravano le monetine venivano tutti da fuori. A Brescia ne discuteremo se e quando l’opinione pubblica sarà pronta per farlo.

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    1 COMMENT

    1. Caro Padanus, i tuoi interventi sono sempre polemici e mai nel merito. Cinquepalmi non fa terrorismo, chiede soltanto dei chiarimenti su alcune questioni, non vedo cosa ci sia di male. E’ quello che dovrebbero fare tutti i cittadini.

    2. Grazie Cinquepalmi, grazie per avere il coraggio di metterti conto i "potenti". L’attuale classe politica bresciana, a destra come a manca non ha le palle per farlo!

    3. …io non ci credevo, ma forse ha ragione il giornalista, che in una sua domanda afferma che i militanti leghisti stanno attaccati al computer per vedere quel che scriviamo: Sig. Padanus, Le assicuro che io sono tranquillissimo. Considerato l’impegno con cui legge e commenta (in genere con slogan) i miei interventi, mi sorge il sospetto che altrettanto non possa dirsi di Lei. Vede, io credo che nella "gente" che vota ancora Lega ci sia una larghissima maggioranza di persone per bene e in buona fede, alle quale è giusto far conoscere anche la faccia del partito di Bossi che resta nascosta dietro gli slogan e le iniziative di bandiera. Una faccia che è fatta di comportamenti uguali e spesso peggiori rispetto a quelli dei quali i leghisti hanno sempre accusato le altre forze politiche, costruendoci sopra la loro fortuna elettorale. Credo che il benessere di tutti dipenda dalla buona amministrazione, e per questo, nel mio piccolo, cerco di elencare tutti gli esempi di cattiva amministrazione del potere leghista. Quindi, caro Sig. Padanus, ogni commento suo o dei suoi sodali, del tenore di quello che ho appena letto, rappresentano la conferma che sto facendo qualcosa di utile. E fare qualcosa di utile mi fa star bene. Abbia cura di sè: spero di leggerLa ancora a lungo.

    4. Invocare sospetti sugli appalti della Provincia è legittimo ma superficiale. Gli appalti della Provincia sono sempre stati banditi con prezzi a base d’asta chiaramente al limite della convenienza. Le imprese partecipavano ugualmente con sconti anche del 30% confidando sulle successive varianti, riserve ed altri mezzucci poco chiari. In più, spesso i progetti, redatti internamente, erano penosi. ricordo un progetto in cui era indicato un muro a sezione rettangolare ma con ferro di armatura a sezione a T, firmato da un alto ingegnere dirigente della Provincia. Provate a dare una occhiata al progetto della pedonale Toline Pisogne. Sono disegnati muri sott’acqua senza spiegare come costruirli.
      Il massimo ribasso su prezzi già bassi in partenza ha portato al fallimento di molte imprese, senza che i lavori fossero conclusi. Ora, se i progetti sono fatti come si deve, i prezzi bassi ma sopportabili, la conduzione dei lavori "regolare", non vedo nessuno scandalo sulla % di ribasso. Certo, se se se…..

    5. Bene, avremo ancora fra noi Padanus, con i suoi commenti-slogan.
      @Appalti: per caso sei uno di quelli che ha usufruito del nuovo corso, quello del 5%?

    6. Non ho mai goduto di appalti, nè col 30 nè col 5%. se non fossi stato chiaro ho solo posto alcune questioni da prendere in considerazione quando si lanciano accuse e insinuazioni. Come evidente non ho una grande considerazione delle capacità tecnico-amministrative della Provincia di Brescia e, immagino. le cose non saranno molto migliorate con la nuova Giunta. Le accuse, per essere credibili, devono però essere argomentate e documentate con precisione.

    7. Faccio un esempio: il palazzetto dello sport di Folzano, assegnato al massimo ribasso, ha subito interruzioni, fallimenti, rescissioni di contratti e quant’altro. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: struttura fatiscente (una sera giocando a pallavolo una mia pallonata ha spostato un grosso mattone costituente il muro di fondo !!!), impianti che perdono, intonaci che si sfaldano. Quanto ci costerà metter mano ad una ristrutturazione che a breve sarà necessaria?
      Quanto costerà alla provincia il fallimento dell’impresa (non una di Caltanisetta, ma fra le prime 5 imprese di Brescia) che ha preso in appalto la scuola dietro l’Itis o la struttura ospedaliera di Gardone Riviera?

    8. Cara Sig.ra Paola, col dispiacere di darLe una delusione, Le assicuro che socialisti ce ne saranno sempre, e il PSI non si scioglierà, anzi…
      quanto alle osservazioni sugli appalti, in http://www.tempomoderno.it/?p=215 si trovano i link agli atti ufficiali della Provincia con le percentuali di aggiudicazione, prima e dopo. Mi pare che quel che abbiamo scritto sia documentato con precisione; più in là di così non è certo lavoro nostro…

    9. @Appalti/non godo di appalti: Non mi pare che siano state lanciate "accuse": Cinquepalmi nell’intervista e negli articoli su tempomoderno.it parla di anomalie, stranezze (sfido chiunque a non considerarle tali) venute alla luce leggendo gli atti, non dopo essersele sognate di notte. Poi, se la magistratura condividerà i dubbi e li riterrà abbastanza fondati da dover avviare un’altra indagine, come avvenuto per il concorso in Provincia, lo farà.

    10. @Faccio un esempio:
      beh, visto il recente sequestro di un cantiere a montichiari-ghedi, dove hanno trovato detriti al posto di ghiaia come sottofonndo stardale, mi pare che anche appaltando col 5% di ribasso la qualità dei lavori lasci a desiderare…

    11. Caro Cinquepalmi, fino adesso stai andando bene, ma non tirare mai fuori Craxi dal cilindro, altrimenti la maggior parte dei bresciani come me ti girerà le spalle.
      Craxi era un delinquente, se fosse stato nel giusto si sarebbe fatto processare come tutte le persone oneste.

    12. infatti, tutto sta nella capacità di condurre e controllare i lavori (capacità che i tecnici della Provincia non hanno) e nella onestà degli amministratori. Stiamo dicendo esattamente la stessa cosa. Cinquepalmi fa benissimo a segnalare le anomalie

    13. La politica fatta "contro qualcosa o qualcuno" mi fa schifo. Soprattutto se a farla è un neo paladino della giustizia che difende Craxi. Ma per piacere!!!

    14. A Merigo: Politica contro? grazie a Tempomoderno e Cinquepalmi CHI LEGGE le notizie viene a sapere cose che nessuno fino ad ora aveva mai detto, e sono tutte notizie documentate. NON è fare politica "contro", ma PER la verità. Che dà fastidio.

    15. Tutti dobbiamo ringraziare Tempo Moderno e Lorenzo Cinquepalmi perchè evitam le chiacchiere e la propaganda ma entra nel merito del problema ci consegna fatti.

    16. Francamente non se ne può più di questo continuo rinfacciare al prossimo le sue debolezze e i suoi peccati originali. Se le agomentazioni per una discussione sono le proprie antiche appartenenze o le proprie vecchie simpatie politiche è meglio tirare fuori il coltello e vedere chi lo usa meglio, l’esponente DP ex togliattiano? l’esponente PDL ex almirantiano? L’esponente leghista ex….leghista?

    17. Complimenti per le inchieste accuratamente documentate. Non certo chiacchiere da bar, aria fritta e slogan che vanno bene per i cervelli poco acculturati della maggior parte dei bresciani . E che per questo non capiscono nulla di quello che scrive Cinquepalmi

    18. Bravo Cinquepalmi, ci ha restituito l’orgoglio di chiamarci socialisti a Brescia! Grazie!!!! (se penso che fino a poco tempo fa il nostro riferimento era la castelletti…)

    19. Egr. Sig. Davide, giustizialista sarà Lei. Chi ha a cuore la giustizia non può essere giustizialista. L’espressione "giustizialismo" ha in sè l’aberrazione della giustizia, e la sua parodia. E’ quanto di più lontano dal giusto che si possa immaginare

    20. MESSAGGIO CANCELLATO DALLA REDAZIONE PERCHE’ CONTENEVA INSULTI O VOLGARITA’ O CONSIDERAZIONI VERSO TERZI PASSIBILI DI DENUNCIA: INVITIAMO L’INTERESSATO AD ATTENERSI ALLE REGOLE DEL BUON SENSO O SAREMO COSTRETTI, SU RICHIESTA, A SEGNALARE L’IDENTIFICATIVO DELLA SUA CONNESSIONE A CHI DI DOVERE.

    21. Anche se non sono socialista condivido quello che fa Cinquepalmi. Era ora. Chi vota la lega deve sapere queste cose (sempre che le legga).

    22. Caro Sig. Tonimarra, ne non è stato socialista fino a oggi, è in tempo per diventarlo. I socialisti, mi creda, fanno meglio di me, e sono meglio di me (ci vuol poco, come potrebbe confermarLe Padanus). Venga con noi… "Venite a darci una mano. Noi siamo il partito socialista, un partito libero e aperto, un partito che ha una voglia matta di far politica, siamo il partito dei moderni ed il partito di un’antica plebe che ha spezzato tutte le sue catene"

    23. caro Cinquepalmi, la Lega da quando esiste funziona con questo doppio registro. Da un lato conserva una forza d’urto (soprattutto elettorale) coltivando diversità e sovvertimenti istituzionali, dall’altro (soprattutto quando raggiunge posizioni di governo) tende a piazzare i suoi uomini in quelle stesse istituzioni che dichiara di voler rovesciare. E’ un doppio gioco che non preoccupa l’elettorato leghista, ma stabilire dei rimandi al Ventennio mi sembra un tantino esagerato. A Brescia allora lo si dovrebbe dire/fare anche per la CdO….

    24. Cinquepalmi, si candidi e ci dimostri cosa fare…sempre che si ritenga all’altezza!! troppo comodo essere contro qualcuno o qualcosa e nn essere mai impegnato in prima persona per governare!

    25. La CdO pensa ed opera in conto e per conto di Dio, quindi ha sempre ragione, anche quando Dio non è propriamente d’accordo. Ogni accostamento alla lega è blasfemo, così come blasfemo e sovversivo è chiunque ragiona in modo doverso dalla CdO.

    26. Tutte le vostre malelingue verranno spazzate via dal voto. apprendiamo dall’avvocato Cinquepalmi e dai suoi seguaci che chi governa perchè eletto per una ideologia deve poi premiare persone che la pensano in maniera diversa. In pratica: i socialisti davano lavoro ai socialisti, i democristiani davano lavoro ai democristiani, i comunisti davano lavoro ai comunisti. Invece i leghisti che devono fare? Dare lavoro a socialisti, democristiani e comunisti. Bel ragionamento… Bravi!

    27. Avv.Cinquepalmi la ringrazio per il lavoro fin qui profuso contro la Lega e spero davvero tanto lei possa continuare nel suo obbiettivo in maniera ancora più convinta e ardita al fine di farci prendere ancora più voti !!

    28. Caro Leghista, il problema, che lei sembra non cogliere, è che quando socialisti, comunisti e democristiani concorrevano tra loro per piazzare i propri uomini, proprio quel pluralismo garantiva un controllo che imponeva che la gran parte di quegli uomini fossero capaci. Se il partito socialista riusciva a imporre un suo uomo per un incarico, e questo si rivelava un incapace, il posto era perso perchè uno degli altri partiti lo reclamava per sé. E la capacità andava misurata in relazione all’interesse collettivo, alla buona amministrazione dell’ente, perchè c’era un sistema elettorale in cui la cattiva amministrazione si traduceva quasi immediatamente in perdita di voti. Il problema di oggi è che, pur di occupare posti a ogni costo, si nominano parenti e amici nel più assoluto disinteresse per il buon andamento delle amministrazioni in cui vanno a ricoprire incarichi. Gli incarichi sono, nella gran parte dei casi, vissuti come una prebenda, una sinecura. Tanto che in moltissimi casi vengono accumulati a tre, a quattro, a cinque e oltre, in capo a una stessa persona, senza nessuna preoccupazione per la materiale impossibilità, non foss’altro che per mancanza di tempo, ad attendere decentemente ai compiti che quegli incarichi comportano.
      Ai tempi della prima repubblica, non bastava essere socialista, perché il partito ti indicasse per un incarico: bisognava anche essere bravi a lavorare. Oggi si può dire la stessa cosa?

    29. Ahi Ahi Cinquepalmi, sei caduto nella trappola! Secondo il tuo ragionamento la differenza sta nel fatto che una volta venivano sì scelti con il manuale cencelli, ma almeno erano capaci. A parte il fatto che ciò è tutto da dimostrare (se la povera Italia si trova in queste disatrose condizioni una enorme responsabilità storica ce l’hanno pure i socialisti i democristiani e i comunisti), il tuo ragionamento equivale a dire che la tua battaglia la stai combattendo solo perchè le persone che scelgono i leghisti sono incapaci. Se invece fossero capaci andrebbe tutto bene. Anche se sei socialista, ed è quindi comprensibile un ragionamento simile, rabbrividisco. Mi auguro che finalmente, qualcuno mi sappia spiegare che cosa sono i socialisti, cosa vogliono, che ideali hanno. Ma forse tu sei stato chiarissimo

    30. Mi riallaccio al ragionamento di " ahi ahi " e integro con una riflessione aggiuntiva, ergo in quanto nominati dalla lega sono per forza inetti e incapaci ! e chi lo dice Cinquepalmi ?
      Vorrei aggiungere che la Lega nord in provincia di Brescia alle ultime elezioni regionali è risultata essere espressione di quasi il 30 % degli elettori!
      Quindi sulla falsa riga di prima i ragionamenti ora diventano due, o non è possibile che in quel 30 % ci sia gente capace, oppure in quanto Leghisti il 30 % degli elettori non é nominabile per nessun incarico!
      Il suo ragionamento si, caro Cinquepalmi ricorda il ventennio !

    31. Io non sono nè socialista, nè leghista; e non voglio entrare nelle polemiche personali. Mi domando solo: ma quand’è che si arriverà a dare un incarico ad una persona in virtù delle sue capacità e non della sua appartenenza politica? E’ una domanda troppo difficile?

    32. Mah…!? Sto avocato Cinquepalmi,quando lo trova il tempo per seguire le cause, se è sempre inchiodato al compuer? A proposito Padanus è forte!

    33. Cinquepalmi, con tutto il rispetto… Ma ti rendi conto che con il tuo ultimo intervento sei andato contro te stesso? Hai detto che i socialisti potevano farlo, mentre i leghisti no perché sono incapaci. Continua a ragionare con il paraocchi e a fare politiche "anti" e mai politiche "pro", mi raccomando. E’ così che si risolvono i problemi… Con i pregiudizi. Ottimo, davvero.

    34. La canea di commenti dimostra che la gente non legge, e che interviene perlopiù per forzare a una sua tesi ciò che ha letto. Non credo di avere mai scritto che considero il sistema spartitorio della prima repubblica come il migliore del mondo. Ho solo detto che gli odierni epigoni leghisti sono peggio, e fanno peggio, perchè il meccanismo nel quale si muovono non impone nessun tipo di selezione se non quella parentale, e a questo hanno aderito con più convinzione di tutti gli altri. Personalmente, vorrei che la scelta delle posizioni direttive nel pubblico e nel parapubblico avvenisse solo per merito. E credo di avere il diritto di dire che ritengo il sistema attuale responsabile della peggiore classe dirigente che la pubblica amministrazione del mio paese abbia mai avuto. Un panorama non privo di luci, naturalmente, ma nel quale le ombre sono nettamente dominanti. Post scriptum, per savonarola: se fosse mio cliente, potrebbe anche preoccuparsi di come uso il mio tempo. E tuttavia, se lo fosse, non avrebbe ragione di preoccuparsene, come non ne hanno i miei assistiti.

    35. Bravissimi ad uscire dal tema: vi va bene questo sistema? Vi va bene che la Lega (Bossi compreso, vedi il caso-Trota) a Brescia come in Piemonte e in Friuli dia incarichi e benefit e assunzioni ai parenti? Vi va bene tornare indietro nel tempo e che a farlo sia un partito che, come bene dice Cinquepalmi, ha costruito la sua fortuna elettorale negli anni 90 sulla lotta ai privilegi della prima repubblica? Vi va bene che un ente spenda 650mila euro per finanziare una inutile orchestra ed altri 120 (60 già spesi, gli altri 60 in arrivo) per un inutile consulente musicale invece di pensare alla sicurezza delle strade e negli edifici scolastici? Prego, allora tenetevele e votatela. Io non lo faccio di certo. A me non va bene, e ringrazio chi, come Cinquepalmi, mette la propria faccia, il proprio nome ed il proprio tempo a disposizione di chi non vuole più avere questi amministratori.

    36. Caro Cinquepalmi, quanto lei scrive sarebbe corretto se lei facesse lo stesso con tutti, senza concentrarsi solo sulla Lega. Altrimenti viene spontaneo pensare che il suo sia solo astio o battaglia politica, e non ci sia niente di "puro" in ciò che afferma.

    37. Caro "Leghista", io faccio un lavoro che mi sembra necessario; nessuno vieta ad altri di fare altrettanto: lo faccia lei. Scriva lei di altri. Io non ho la pretesa di occuparmi di tutto. Sarebbe come se, essendo avvocato, pretendessi di fare anche l’ingegnere. Eppure sono entrambe attività utili. Le critiche al mio lavoro dovrebbero essere sul mio lavoro, su quello che faccio, non su quello che non faccio. Se lei, o chiunque altro, lo ritiene utile e possibile, faccia lo stesso lavoro su altre forze politiche: sarò tra i lettori più attenti e costruttivi, sempre sul merito delle cose.

    38. Leggendo l’intervista a Borghesi non posso fare a meno di notare che smentisce quello che fino ad ora ha strombazzato Molgora, presentando se stesso come il Grande Tagliatore di Sprechi: Borghesi ha detto, giustamente, che chiunque, con la crisi in atto, avrebbe tagliato le spese della Provincia. Senza volere, ha dato ragione al nostro Cinquepalmi.

    39. ma questo qui fa l avvocato o passa il suo tempo a scrivere cavolate qui sopra…la Lega è l unico movimento che ascoltando i cittadini mette sul tavolo i veri problemi, e non le discussioni da bar,e cerca di risolverli il piu velocemente possibile..

    40. A parte che forse paolo sabbadini non ha capito che si tratta di un’intervista… La LEGA SAREBBE IL PARTITO CHE METTE SUL TAVOLO I VERI PROBLEMI? Che coraggio! Non sono veri problemi il nepotismo e l’occupazione delle sedie su cui prima sputavano? la legge porcellum? Il federalismo fatto con i piedi, per non dire peggio? La palese incapacità di amministrare e vedere i problemi con un orizzonte temporale più lungo di un anno?

    41. ha ragione Petacci..è perchè loro sono bravi amministratori e competenti che il PD è crollato al 22%….se poi vogliamo parlare delle % del PSI…

    42. La questione del consenso elettorale, come è facile intuire, non è direttamente connessa con la buona capacità di governare o amministrare. Basti pensare alle percentuali plebiscitarie che aveva la D.C. nelle attuali roccheforti leghiste…

    43. Infatti… Dice giusto Lettore. E non sono comunista. Posso anche permettermi di dire che i risultati elettorali sono frutto della confluenza di tanti fattori. Può essere che la Lega, a forza di strombazzare e parlare per slogan triti e ritriti che esprimono concetti semplici e che risvegliano l’atavico egoismo umano, abbia fatto presa nel "popolo". Ma fra questi concetti mi pare anche di ricordarne qualcuno tipo "Roma ladrona", "Spazio agli onesti", la lega è diversa etc…
      Quello che emerge di questi tempi è invece, purtroppo, l’evidenza che la Lega ha ben imparato ad imitare Roma ladrona, e questo secondo me è un tradimento nei confronti di chi alla lega della prima ora aveva creduto. In più, gli attuali esponenti della Lega, ad eccezione di qualche caso isolatissimo (Maroni ad esempio) dimostrano l’assoluta incapacità di governare e di programmare oltre l’immediato (sui problemi immediati ovviamente si fa più presa), la mancanza di cultura politica e l’improvvisazione. In una cosa non mancano: l’arroganza.

    44. caro avv mi congratulo con lei per il lavoro che svolge le vorrei porre una domanda possibile che il sindaco di Adro sia cosi’ perfetto come descrivono alquni miei colleghi io non ne sono siquro se mi puo’ aiutare lei o chi per lei ne sarei felice la saluto con il pugno e le ricordo che Tarzan e’ stato un partigiano RESISTENZA SEMPRE

    45. …..insieme a Tarzan c’era anche Cita…ed è vissuta a lungo.
      Mai riporre troppo credito nei censori…possono fare la fine di Bonaparte.
      Il tempo sarà giudice: su molte cose scritte oggi ci saranno verità diverse.saluti

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