Piove, ma si va avanti col blocco. Oggi circolano le pari

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    Bastano un po’ di pioggia e un po’ di vento per spazzare via le polveri sottili PM10 in esubero? Probabilmente sì (i dati di ieri non sono ancora stati diffusi), ma non c’è da cantar vittoria.

    L’impressione è che l’ordinanza che istituisce le targhe alterne possa andare avanti realmente sino a fine mese. Già, perché sarebbe impensabile sospenderla dopo un paio di giorni di pioggia (pioverà anche oggi, per tutto il giorno) con il rischio poi che fra quattro o cinque giorni il bel tempo riporti i valori della concentrazione delle polveri ai livelli di pericolo. Il provvedimento anti-smog, il più importante assunto dalla Giunta di Brescia nella sua storia, andrà avanti.

    A scanso di equivoci ricordiamo una cosa: nei giorni pari circolano le targhe pari, nei dispari le targhe dispari, ma le Euro 0 benzina e le Euro 1 ed Euro 2 diesel, indipendentemente dalla targa, possono comunque circolare solo dalle 19.30 sino alle 7.30 della mattina successiva.

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    1 COMMENT

    1. Mi unisco a Giovanni. Sono queste le risposte che le istituzioni danno al problema smog? E poi non bastava la pioggia ad abbassare l’inquiname nto? Il mio voto non l’avrete più.

    2. sono un cittadino bresciano e scrivo la presente per avere una conferma autorevole in merito ad un dubbio che mi assale da quando è stata annunciata la "circolazione a targhe alterne" dal 12 al 28 febbraio 2011.

      Ho verificato personalmente dal sito dell’Arpa, che la mia città soffre per l’inquinamento, nello specifico il PM10 è fuori dal valore limite, come si evince dalla seguente tabella: http://ita.arpalombardia.it/ITA/qaria/lista03.asp

      Quindi ho cercato cosa fosse questo PM10, cosa lo producesse e come poterlo ridurre.

      Cos’è: "Le PM10 sono l’insieme delle polveri sospese in aria con diametro aerodinamico inferiore ai 10 µm".

      Cosa lo emette: "Le fonti principali dei livelli di PM10 sono il trasporto su gomma, il riscaldamento e la fonte industriale".

      Premettendo che si notano questi problemi d’inquinamento soprattutto nel periodo invernale, ma le auto mi sembra circolano tutto l’anno, non penso che i veicoli siano la causa principale di questo problema, ma sicuramente quella più "limitabile" e gestibile.

      Ma, analizzando il problema per quanto concerne le auto, benzina o diesel è la stessa cosa? La risposta è NO.

      La benzina è un prodotto del petrolio proprio come il diesel, ma con la differenza che è molto più raffinata (ecco il motivo del suo costo maggiore).
      La combustione delle auto a benzina produce una quantità irrisoria di PM10! E non è una mia personale "scoperta", dato che la cosa è ben conosciuta da tempo anche dall’Arpa!
      Infatti, proprio l’ARPA ha presentato in un convegno sullo sviluppo sostenibile un documento riportante una tabella che mette a confronto le emissioni dei motori dal 1973 ad oggi. Il paradosso salta all’occhio immediatamente: un motore diesel Euro 4, anno 2006 emette 30 microgrammi di Pm10 per ogni chilometro percorso in città (dato che sale a 48 per i diesel Euro 3, anni 2001-2005). Il confronto: un’auto a benzina pre-Euro, immatricolata tra il 1984 e il ’92, emette 23 microgrammi al chilometro. Per completare il quadro bisogna dire che nelle macchine a benzina con motore Euro (dal ’92) l’emissione si ferma a 0,8. Conclusione: tra le auto oggi sul mercato, il diesel inquina circa 30 volte più del motore a benzina (in riferimento alle PM10).

      Ne ho dedotto che bloccare le auto benzina non ha senso, anzi…è controproducente!
      Basti pensare a chi, non potendo prendere l’auto benzina per le targhe alterne, opta per un’auto a gasolio presente in famiglia, magari "euro4" e quindi senza limitazioni, ma che inquina molto di più (sempre in riferimento all’attuale problema di PM10). Oppure si rivolge al sistema di autobus (molte volte a gasolio) implementato per l’occasione.

      Voglio sottolineare che l’attuale restrizione ha esonerato tutte le euro 5 e 4 (anche quelle diesel euro 4 senza filtro antiparticolato), ma che comunque tale filtro permette l’abbattimento di polveri nella misura fino a 7 volte in massa: un valore in ogni caso non paragonabile a quello dei motori benzina.

      Spero di aver sbagliato qualcosa, e, in tal caso, gradirei delucidazioni in merito.

      Aggiungo che personalmente utilizzo anche io un’auto diesel, in quanto pendolare senza possibilità di un mezzo alternativo e con 100km da fare ogni giorno, è obbiettivamente più economica e duratura, e probabilmente ne acquisterò nuovamente una per gli stessi motivi e anche perché nulla viene fatto per disincentivarmi dall’acquisto di queste motorizzazioni pur conoscendone il problema. Comprendo il discorso di equità di mercato che ha portato all’abolizione del superbollo nel ’97, ma ci sono altri modi di disincentivare l’acquisto di mezzi che utilizzano un carburante che, all’origine, era destinato esclusivamente ad un utilizzo a livello industriale e trasporto merci. Senza contare che la vendita senza freni di motori diesel ha comportato un aumento esponenziale del prezzo di un carburante che doveva rimanere economico. Gli aumenti per le industrie e sul trasporto merci si ripercuotono poi anche sull’economia di ogni famiglia. Risultato? Meno soldi in tasca per le famiglie, maggiore inquinamento di PM10 e per coronare il tutto non si può utilizzare la propria auto liberamente.

    3. La mia auto ha sei anni e non posso usarla! Mi dimezzate pure il bollo e l’assicurazione durante il blocco???????????????????

    4. "Padanus", a Milano non c’è forse lo stesso problema? E lì, da chi l’hanno ereditato? Da Corsini? Non ha qualche argomento più convincente, a parte gli slogan infantili?

    5. Non se ne può più di questo blocco senza capo né coda. Io credo che il (vice)sindaco Rolfi dovrebbe prendersi la responsabilità di trovare soluzioni più efficaci.

    6. ACI PRA BRESCIA, allora cosa facciamo chiudiamo tutto?? e poi la competenza in merito all’inquinamento non credo sia propriamente dei comuni…

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