O si vende Serenissima o scatta l’addizionale Irpef

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    Tempo di previsione di bilancio. La Loggia, come tutte le amministrazioni pubbliche, è alle prese con la stesura del bilancio di previsione per l’anno 2011. Un anno di transizione, durante il quale si potranno forse già vedere le prime novità del cosiddetto federalismo fiscale. Ma prima di tutto la Loggia dovrà fare i conti con le grandi opere avviate, leggi metrobus, per le quali il federalismo introduce la possibilità di aumentare le tasse ad hoc, con l’obiettivo preciso di coprire determinatre spese. E così si prospetta una doppia possibilità: vendere le quote di Serenissima, come ha fatto lo scorso anno il Comune di Milano (nessuno in maggioranza se la sente di vendere l’altra società di cui si è parlato in passato, la Centrale del Latte) e ricavarne circa 42 milioni, oppure introdurre l’Irpef allo 0,20, che porterebbe in cassa circa 6 milioni.

    Il federalismo fiscale però riserva un’altra novità, la cedolare secca sui redditi degli affitti: 21% per i contratti a canone non convenzionato e 19% per quelli a canone convenzionato. Spetta al proprietario decidere se passare al nuovo regime o rimanere nel regime ordinario dell’Irpef.

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