Tra il 2007 e il 2008 la banda immise nel mercato bresciano della droga oltre 200 chilogrammi di cocaina. L’operazione della Squadra Mobile portò in carcere complessivamente 15 persone. Ora, a distanza di quasi un anno, la notizia del sequestro dei beni di alcune delle persone fermate.
Quando le persone ora in carcere torneranno a casa (speriamo non tanto presto) non troveranno più nel garage le varie Porsche Panamera, Porsche Cayenne, motocicletta Yamaha e via dicendo. Alcuni, un imprenditore con residenza a Castel Mella, non troverà più nemmeno la casa: il suo appartamento infatti è finito sotto sequestro assieme a tanti beni mobili, sequestrati agli indagati grazie al supporto della Guardia di Finanza che ha passato al setaccio tutti i patrimoni delle 15 persone coinvolte nell’operazione “Sestante”.
Colpire le persone va bene, ma vanno giustamente sequestrati anche i beni illecitamente acquistati, con soldi sporchi derivanti dalla cocaina che ha rovinato centinaia di giovani. Complimenti a chi ha svolto le indagini: quesi tutti i soggetti coinvolti al fisco risultavano nullatenenti, o con un basso tenore di vita (falso).