In Broletto una nuova fondazione da 650mila euro per gli eventi culturali. Polemico il Pd

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E’ ancora polemica, in consiglio provinciale, sulla fondazione che si occuperà per conto del Broletto della promozione di eventi culturali, soprattutto in ambito musicale. In Aula, infatti, oggi pomeriggio è arrivata la bozza di regolamento della  Fondazione Provincia di Brescia Eventi, ex Mithos, guidata da Ezio Rojatti. Un tema che ha  provocato un acceso scontro verbale tra maggioranza e opposizione.

Subito all’attacco si è lanciato il Pd che – tramite il consigliere Pd Roberto Cammarata – ha ricordato come l’ente voglia destinare 650mila euro alla costituenda fondazione (200mila all’anno più 50 per l’avvio), ma nel contempo non abbia “mai risposto alle richieste di bande musicali del territorio che chiedono al Broletto supporto per accedere ai finanziamenti regionali”. Cammarata, inoltre, ha stigmatizzato il fatto che la nuova realtà, “al di là dei proclami della maggioranza, si occuperà quasi esclusivamente di musica tralansciando di fatto gli altri ambiti culturali”, accusando il centrodestra di “voler creare, affidandolo a Ezio Rojatti, una sorta di ornamento dell’istituzione provincia per portare le note della cultura provinciale anche al di fuori dei confini bresciani”. Infine il consigliere Pd ha proposto di destinare quei fondi a Ctb, Fondazione Grande e “a tutte quelle realtà culturali a cui la Provincia ha tagliato i fondi”.

Immediata la replica dell’assessore Silvia Razzi. “La Provincia”, ha ribattuto, “non può solo fare da bancomat per le iniziative altrui senza nemmeno avere voce in capitolo. Inoltre”, ha continuato, “nego che le attività della Fondazione siano legate solo alla Brescia Orchestra di Rojatti”. Mentre il capogruppo del Pdl Diego Invernici ha sottolineato come i dubbi iniziali del suo gruppo siano venuti meno “non per un cambio di nome, ma per modifiche sostanziali: la Fondazione”, ha aggiunto Invernici, “si occuperà di cultura ad ampio raggio e ciò non farà venire meno il contributo del Broletto a realtà come il Centro teatrale bresciano e alla fondazione Teatro Grande, a cui però l’ente deve partecipare non solo come erogatore di fonti ma soprattutto come socio operativo. Inoltre”, ha concluso, “la nostra fondazione non sarà un modo per esternalizzare il settore cultura, ma uno strumento dell’ente per organizzare più eventi sul territorio”.

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1 COMMENT

  1. Sì, certo, così noi tutti pagheremo un dirigente (e che dirigente, una perla) dell’assessorato Cultura e Turismo, e un direttore della Fondazione. SIAMO TUTTI DEI POLLI, ci fanno passare tutto sulla testa e l’opposizione NON FA IL SUO MESTIERE!
    Che tristezza…

  2. Il mal di pansa viene per altro. Il Maestro Rojatti è un musicista di accertato valore;non un pinco pallino qualsiasi.Qualcuno,anche nelle mie vicinanze,storce bocca se viene finanziata una orchestra; e sbaglia,in malafede. Ad esempio 41.000 euro lordi per 44 professori di musica in concerto in un grande Ente,non mi sembra proprio una cifra spropositata.Certo,per molti di voi, i Musicisti devono suonar gratis! ; mangiare gli avanzi, vivere nelle soffitte mentre altri,professionisti dell’Economia e dell’Edilizia, sguazzano negli incarichi professionali. La Provincia di Brescia,che politicamente mi,molto, è lontana, fa bene,dico BENE!, ad investire in Cultura;in questo caso cultura musicale, che fa venire il mal de pansa al nostro utente "Mal de pansa".So che si spendono anche altri soldini per le scuole,ottimi edifici in tutto il bresciano!,per i Lunedì al S.Carlino,per le sponsorizzazioni varie ad associazioni scientifiche e letterarie. Embe? Se c’è da far polemica politica la si attacchi,questa Provincia, politicamente e non su iniziative tipicamente corsiniane;quindi buone.Che provocazione la mia! ma non poi così bruciante,vi pare? Succede ,nel frattempo, che,guarda caso in tante commissioni provinciali e,specialmente comunali,l’inciucio è subliminale o sfacciato,a seconda delle occasioni,e delle convenienze personali di molti consiglieri.Consiglieri che non sono chiacchierati,senza ragione,dallagente di dx o sn che sia.Siamo stufi degli ipocriti che ci ritroviamo a periodi alterni, uguali in casacche diverse a dirigere le bocce.Vi basta!

  3. Cammarata sbaglia.Sul piano personale lo stimo; su quello politico ha un abbaglio e non ricorda il passato e le belle idee di Corsini.L’orchestra bresciana è in lista d’attesa da tre secoli.Sarebbe ora che nascesse,non vi pare.I giovani musicisti,archi,fiati,tastiere, che a casa nostra non trovano una possibilità devono andarsene.Perchè invece di far muro contro non lotta per far in modo che sia "una orchestra delle contrade" e del territorio sorretta e guidata da un Nucleo eccezionale che se non lo si trova in casa verrà da altri lidi. Cammarata arriva al sodo che è l’ovetto buono che si vuole tutti.

  4. A me questa opposizione fa ridere, perchè non fa opposizione. O almeno, se qualche Cammarata ci prova, viene subito bacchettato da chi sta sopra di lui. Che si smarchi, o cambi mestiere! Cerritelli, ti risulta per caso che i 41mila euro siano stati spesi per 44 professori d’orchestra? Sbagli di grosso,

    concerto, a cui ho assistito per curiosità trovandomi già a Milano, è stato mediocre, per non infierire. E la spesa, vergognosa. Quei soldi avrebbero potuto finanziare almeno tre concerti di maggior valore. 41 mila euro! per far conoscere ai milanesi il Grana padano? ma siamo seri!

  5. se le cose fossero come dice Cerritelli, che bisogno c’era di dire che il concerto era "offerto", quando invece è documentale che l’abbia pagato l’amministrazione provinciale? Se l’orchestra è così prestigiosa e la direzione così eccelsa, come mai non si è riuscita a trovare una riga di recensione sul concerto, mentre chi l’ha sentito lo ha giudicato come abbiamo appena letto? Che bisogno c’era di affittare una sala da 1600 posti per riempirne forse la metà, nonostante la cena pagata? Che interessi ci sono dietro questa iniziativa e la nascita di questa orchestra? La Provincia ha fatto per anni iniziative musicali, non certo a queste cifre. O pensa davvero qualcuno che Brescia possa permettersi di mantenere, con il pubblico e le risorse che è in grado di mobilitare, un’orchestra stabile "vera"?

  6. Il signor "A me" non firmandosi,esprime irrimediabilmente,aria fritta.Comunque non sono un diretto superiore di nessuno;tantomeno di Cammarata,che sa leggere,scrivere,far di conto e far politica senza aver bisogno di nessun supervisore. A meno che sia proprio "A me" che supervisiona nell’ombra

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