Federal Mogul, questa mattina tensione davanti ai cancelli della fabbrica

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    Tensione questa mattina davanti alla Federal Mogul di Desenzano. L’azienda ha cessato la produzione a fine 2009 ma da oltre un anno i lavoratori presidiano l’ingresso con un gazebo. Proprio questo presidio ha impedito – attorno alle 10 – l’ingresso di un camion che avrebbe dovuto iniziare l’opera di bonifica del sito industriale. I lavoratori e i sindacati hanno manifestato la disponibilità a spostare il gazebo, ma non a smantellarlo. L’azienda ha però negato altri spazi. In via Marconi stamane è arrivata anche la Polizia che per ora si è limitata ad osservare la situazione.

    La tensione in questa vicenda che si trascina da 17 mesi era tornata a salire un paio di settimane fa quando a Desenzano erano apparsi alcuni manifesti affissi dal colosso Usa che evidenziavano le opportunità di lavoro per gli ex occupati nella fabbrica. “Federal Mogul intende risolvere a suo uso e consumo il grave problema occupazionale e sociale che ha determinato la chiusura del sito produttivo di Desenzano” aveva replicato la Fiom con una nota. “la multinazionale, nel mese di agosto 2010, si è dichiarata disponibile a un progetto di reindustrializzazione. Il ministero dello Sviluppo Economico e la Prefettura di Brescia hanno avanzato un’ipotesi per realizzare un intervento finalizzato al rilancio della fabbrica. I lavoratori e la Fiom – sottolinea la nota – non intendono sottovalutare la proposta avanzata dal ministero e dalla prefettura che, se perseguita, potrebbe garantire prospettive oggi ai dipendenti di Federal Mogul, domani ad altri cittadini del territorio». Insomma, per la Fiom serve un piano «che garantisca a tutti occupazione stabile e reddito nel sito di Desenzano”.  

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