La notizia risale allo scorso 30 dicembre, ma le forze dell’ordine l’hanno diffusa solo ora affinché le altre persone coinvolte non venissero messe in allarme. Andrea Giovo, 46enne piemontese, è stato arrestato in una palazzina di Brescia Due la sera del 30 dicembre. In sua compagnia, e anch’esso finito in menette, Giorgio Rossini, 40enne bresciano socio in affari di Giovo. I due, assieme a molte altre persone, sono indagati per traffico internazionale di cocaina e hashish.
Ora, cosa c’entra la barca a vela della fotografia allegata alla notizia? C’entra, perché Giovo spesso nella sua carriera di narcotrafficante utilizzava barche a vela che compiendo la traversata dell’oceano portavano in Europa la droga dal Sudamerica. Nascosta nell’imbarcazione la merce eludeva i controlli, e una volta nel porto veniva prelevata, tagliata e commercializzata al dettaglio. Peccato che il giochetto sia stato scoperto grazie al fermo del veliero Tortuga, fermato nell’Oceano Indiano da una freagata inglese. Nel timone erano nascosti 25 chilogrammi di coca.
Gli agenti e gli investigatori stanno indagando a tutto campo sulla vicenda.
Però… quando si dice unire l’utile al dilettevole…