La Loggia dichiara guerra ai “portoghesi”: tornelli e videocamere sugli autobus

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    La Loggia dichiara guerra ai “portoghesi” degli l’autobus. Da lunedì due mezzi di Brescia Trasporti saranno attrezzati con due distinti sistemi di accesso controllato: in uno dei cancelletti per l’accesso e la discesa dal mezzo, nell’altro un sistema di videosorveglianza. In entrambi i casi se qualcuno cercherà di fare il furbo salendo senza biglietto o abbonamento scatterà un allarme acustico. La sperimentazione durerà fino all’estate; poi, in base ai risultati, si valuterà se allestire su tutti gli oltre 200 mezzi un sistema di controllo degli accessi e quale dei due prototipi utilizzare. Secondo le stime della società di via San Donino mettere i tornelli su tutti gli autobus dovrebbe costare poco più di un milione di euro (5mila ad autobus). Ne vale la pena? Sì, risponde Marco Medeghini direttore generale di Brescia Mobilità: “L’evasione annuale (ovvero i biglietti non pagati) è di oltre un milione di euro. Forse non riusciremo ad azzerare questa cifra, ma in pratica si tratta di un investimento che si ripaga in un solo anno”. Nel corso del 2010 sono stati controllati 23mila bus e 300mila passeggeri: 16mila le penali emesse (6.834 pagate subito, 9.666 segnalate – e di queste ultime il 35% risulta non regolarizzato perché, per esempio, sono state fornite generalità fasulle). In pratica è risultato che il 5,50% dei passeggeri non paga. “Ma questi sono solo i dati accertati” precisa il vicesindaco e assessore alla Mobilità Fabio Rolfi “l’evasione reale è di certo più significativa”. Senza contare che per quanto si intensifichino i controlli, il bacino resta limitato: 300mila passeggeri controllati su un totale di 46 milioni.
    Ecco dunque la soluzione tecnologica. Che, sottolinea però il sindaco, non ha solo uno scopo repressivo, ma tocca anche la qualità del servizio. “Certo, il cittadino che paga non accetta che qualcuno sfrutti il suo stesso servizio senza pagare. Ma soprattutto è disposto a pagare se in cambio ottiene un servizio di qualità: mezzi comodi, puliti, puntuali. E’ quello che stiamo cercando di fare, pur contenendo il costo del biglietto. Lo abbiamo aumentato a 1,20 euro” precisa il primo cittadino “ma ricordo a tutti le previsioni [elaborate dalla precedente amministrazione, ndr] erano di portare il biglietto a 1,90 euro nel 2012”.

     

    I due meccanismi e la sperimentazione

    I due prototipi – prodotti da due ditte bresciane, Cacciamali e Tattile – sono stati studiati per poter accertare la validità dei titoli di viaggio senza però rallentare o complicare la salita e la discesa dai mezzi. Il primo veicolo è stato dotato di un sistema di videosorveglianza diffuso e controllo elettronico dei varchi collegato ad un dispositivo di segnalazione acustico che si attiva in caso di mancata validazione del titolo. “Un po’ come avviene nei supermercati” spiega Medeghini. Il principio di funzionamento si basa sull’analisi dell’immagine ripresa con continuità da telecamere (in grado di riconoscere il verso di transito di una o più persone) e il contestuale segnale di abilitazione dell’obliteratrice. Se il sistema riscontra l’esatta successione dei due momenti (l’ok dell’obliteratrice e il transito sotto l’occhio della telecamera), viene registrata la correttezza del passaggio. Altrimenti scatta un allarme acustico (con tanto di luce rossa lampeggiante). mentre il secondo è provvisto, in prossimità delle porte di entrata e uscita, di barriere fisiche costituite da tornelli il cui spostamento meccanico del braccio, qualora non venisse riconosciuta la validità della timbratura, è abbinato ad un’emissione sonora di avviso.
    Il secondo bus è invece dotato di un sistema di gestione dei varchi di tipo elettromeccanico. In prossimità delle porte di entrata e uscita sono state installate delle barriere; piccoli cancelletti che si muovono liberamente (non è necessario l’ok della timbratura del biglietto); in caso però non venga obliterato il biglietto o l’abbonamento, scatterà anche in questo caso l’allarme acustico.
    I due mezzi entreranno in servizio in orari specifici e con presidio di personale addetto per assistere l’utenza, al fine di valutare gli effetti della sperimentazione. Entrambi i sistemi forniranno inoltre la possibilità di scaricare dati quantitativi sull’effettivo afflusso di passeggeri, regolari e non, sulle linee di Brescia Trasporti.

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    1 COMMENT

    1. Quanto era più semplice con il bigliettaio a bordo!!!!!!!!! Sono certo che costerebbe (alla fine) molto meno della moderna tecnologia e darebbe un lavoro a molta gente. Meditate gente…. Meditate!

    2. Nostalgik, hai perfettamente ragione!!! Lanciamo una petizione, una raccolta firme, qualcosa…: RIDATECI I BIGLIETTAI!!!!!

    3. Mettere i bigliettai su ogni bus dalle 6 del mattino alle 11 di sera non è fattibile. Questo sistema – che richiederà comuqneu per lo meno all’inizio del personale di servizio – può metter fine a una cosa che a me personalmente infastidisce molto: perché io devo pagare e certa gente no??? tra l’altro quelli che non pagano sono spesso maleducati e strafottenti!!! per cui, benissimo i tornelli. chi ha paura di queste cose è perché non ha la coscienza a posto…

    4. Speriamo che siano solerti come i romantici vigili di Rolfi che girano per la città a sequestrare mazzetti di mimose…

    5. Per me l’incidenza dei ricavi dai biglietti del bus è talmente irrilevante rispetto al bilancio totale che se togliessimo le spese di stampa e distribuzione dei biglietti, di acquisto e manutenzione delle macchinette obliteratrici, di affitto e gestione degli uffici abbonamenti, di stipendio e contributi dei controllori e – da oggi – dei tornelli, capaci che si risparmia. E che magari più gente userebbe il servizio. Che è un servizio, quindi non è nemmeno detto che debba ripagarsi: ma che sicuramente – se maggiomente utilizzato – alleggerirebbe anche una molteplicità di costi sociali, oltre che delle predette spese "vive".

    6. Lodevole perchè? La percentuale di "portoghesi" è infinitesima ed il costo dell’iniziativa sarà superiore al ricavo. Che fine hanno fatto i "guanti" da usare sul bus? Una delle tante inutili sparate. Come questa. E non è che chi critica sia necessariamente dell’opposizione…

    7. La percentuale di "portoghesi" è infinitesima ??
      Forse non ha letto l’articolo o non è mai salito su un mezzo pubblico.

    8. Uso regolarmente il bus. Quando ho commentato, i dati non erano presenti nell’articolo, che è stato integrato (e mi va benissimo). Il 5,5% – che leggo ora – la ritengo una percentuale bassa: se l’evasione è di 1 milione di euro all’anno, ed è il 5,5%, significa che ogni anno si vendono biglietti per circa 20.000.000 di euro? Me lo confermate? Be’, di questo allora me ne compiaccio. Attendo dunque l’esito della sperimentazione, sperando non faccia la fine del "guanto". Per intanto, allora come ora, la foto sul giornale c’è stata…

    9. Un tornello è impensabile in alcune fasce orarie, durante gli orari scolastici ci sono autobus dove non si riesce nemmeno a muoversi. Ad esempio la 16 (ex Pd/Ps) contiene alunni di:
      Marco Polo, Scula Media di Urago Mella, Scuola Media Lana, Tartaglia,Abba,Sraffa,Itis,CFP, Lunardi; in breve tempo si romperanno quei tornelli.

    10. Ricordo benissimo quando sull’autobus c’erano i "girelli" e quando l’autobus era pieno era un vero dramma.
      In compenso i "portoghesi" passavano sotto.

      E se si smagnetizzasse la tessera o l’abbonamento caso cosa succede? L’autista controlla se sei in regola e ti fa scendere da dove si sale?
      Troppe complicazioni … aboliamo biglietti, obliteratrici e controllori. Di sicuro si risparmia.

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