Cessione delle quote di Tsn, la Lega presenta un esposto alla Corte dei conti

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    Il gruppo consiliare della Lega di Sellero – guidato da Severino Damiolini – ha inviato un esposto alla Procura regionale della Corte dei Conti della Lombardia, al Prefetto e all’Ispettorato per la funzione pubblica “in riferimento ad alcune – a nostro parere palesi – irregolarità emerse in merito alla procedura con cui, nel 2007, il Comune (il sindaco era Laini, oggi presidente di Tsn) ha ceduto parte della sua Partecipazione in Tsn Spa” (società allora presieduta dall’attuale sindaco di Sellero Bressanelli).

    “La giunta di allora (che per i 3/5 è la stessa di quella odierna)”, spiega Damiolini, “ha preso una serie di decisioni che non erano di sua competenza ma di competenza esclusiva del Consiglio Comunale. Serie che parte dai tre aumenti di capitale sottoscritti senza il parere del Consiglio (per uno di questi il Comune ha addirittura acceso un mutuo trentennale pari ad euro 200.000) e arriva alla decisione di cedere parte della partecipazione allora detenuta in Tsn e di farlo inoltre senza ricorrere alla procedura ad evidenza pubblica, ma optando per la trattativa privata a favore di Artemide Energia Spa, l’allora socio privato che grazie a questa operazione ha ottenuto facilmente il controllo totale della Società. Ciò, a nostro avviso, oltre che una violazione delle procedure ed una prevaricazione delle competenze del Consiglio sull’assunzione e dismissione di quote societarie, potrebbe aver determinato un ingente danno patrimoniale per l’ente, con conseguente danno erariale a carico dei responsabili”.

    “Nell’esposto”, conclude l’esponente del Carroccio, “chiediamo inoltre che venga svolta un’approfondita indagine in merito alle circostanze che nel 2009-2010 (quindi sotto l’amministrazione Bressanelli) hanno portato alla totale estromissione del Comune di Sellero dalla compagine societaria di Tsn Spa. Estromissione”, incalza, “che ha comportato per l’ente una perdita pari almeno al valore nominale della partecipazione residua (476.320 azioni equivalenti a 238.160 euro – ovvero il 5,29% del Capitale Sociale di TSN). Anche in questo caso, nulla è mai stato deliberato dal Consiglio Comunale, nonostante le ripetute richieste di portare l’argomento al vaglio dell’Organo Consiliare effettuate dal nostro Gruppo Consiliare”.

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