Sciopero, per la Cgil “adesione altissima”. In migliaia al corteo lungo le vie del centro. Traffico in tilt

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Diverse migliaia di persone, tra cui almeno un migliaio di studenti, hanno manifestato questa mattina a Brescia in occasione dello sciopero generale promosso dalla Cgil contro la politica economica e industriale del Governo. Partito da piazza Garibaldi, il lungo serpentone è sfilato in via Fratelli Ugoni, piazza Repubblica, via XX Settembre, via san Martino della Battaglia, corso Zanardelli, via X Giornate fino ad arrivare in piazza Loggia per i comizi conclusivi sul grande palco che riportava uno striscione con la scritta «Lavoro Pace Solidarietà» e altri due striscioni (in verticale) per dire «No al nucleare» e «Acqua bene comune».

«Noi continuiamo a ripeterlo – ha detto Damiano Galletti, segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia -: non è possibile uscire da questa crisi colpendo i diritti dei lavoratori, il diritto alla malattia, allo sciopero. Andando a sgretolare le condizioni di lavoro delle persone».

Sul palco, in piazza Loggia, anche una delegazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Federal Mogul di Desenzano, azienda per la quale è stata definito proprio ieri a Roma un accordo che dà garanzie occupazionali e mantiene la vocazione industriale del sito di Desenzano ponendo così fine a una vertenza di quasi 600 giorni con presidio permanente giorno e notte dei lavoratori. «Non abbiamo abbassato la testa e abbiamo dimostrato che la posizione della proprietà non è immutabile», ha affermato il delegato Rsu della Federal Mogul Michele Rossi.

Federico Micheli, studente universitario, ha posto l’accento sui tagli al sistema pubblico dell’istruzione e a una riforma di scuola e università del ministro Gelmini che «più che tutelare il merito si basa sul privilegio».

I pensionati, oltre che con le loro bandiere, hanno tirato fuori dai cassetti anche le vecchie bandiere della Federazione lavoratori metalmeccanici, esperienza unitaria di sindacato a cavallo tra gli anni settanta e ottanta. Un messaggio – ha spiegato Giovanna Carrara dello Spi Cgil – finalizzato a sollecitare i pensionati di Cisl e Uil affinché si possano riprendere al più presto iniziative unitarie contro i tagli al fondo sociale o all’autosufficienza, o contro le mancate rivalutazioni delle pensioni.

Marco Baronio, precario all’azienda speciale Zanardelli, ha raccontato il paradosso di un istituto che si occupa di formazione professionale e che ha al proprio interno 180 precari su 340 dipendenti. Sul palco anche Fabrizio Valli, dei Comitati referendari per l’acqua bene comune, per ricordare i referendum del 12 e 13 giugno e dire che l’acqua merce o diritto garantito sta a pieno titolo dentro la giornata di sciopero promossa dalla Cgil.

«Domani ci diranno che scioperiamo perché abbiamo un pregiudizio politico o perché abbiamo smarrito la via della ricerca delle intese – ha concluso Fabrizio Solari della segreteria nazionale del sindacato -. Ma se noi non riusciamo a spiegarci, che lo chiedano direttamente ai giovani ai quali stanno rubando il futuro, agli studenti, ai 4 milioni d anziani che vivono con 500 euro al mese, ai lavoratori ai quali stanno togliendo diritti, agli immigrati ai quali oltre al lavoro tolgono la speranza di un futuro migliore».

Leggi il comunicato integrale sul sito della Cgil

Il corteo ha provocato inevitabili disagi alla circolazione stradale. In particolare il traffico sul ring ha subito numerosi rallentamenti soprattutto tra le 10 e le 11 di questa mattina.

 

Nella tabella sottostante ecco alcune percentuali di adesione allo sciopero comunicate dalla Camera del Lavoro

CATEGORIA PERCENTUALE DI SCIOPERO

FLAI 80,00%
FILCAMS 25,00%
FILLEA 65,00%
FILCTEM 60,00%
SLC 81,00%
FISAC
FLC 46,00%
DITTA DIPENDENTI ISCRITTI adesione
EURAL ROVATO 302 126 65,00%
EURAL PONTEVICO 75 51 65,00%
ALFA ACCIAI BRESCIA 767 388 70,00%
LONATI BRESCIA 530 117 80,00%

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1 COMMENT

  1. l’unico risultato è stato quello di rompere le palle a chi, per lavoro, si stava muovendo in città. Complimenti!!! Manifestare la domenica no, vero?? meglio cogliere l’occasione per prendere una giornata di ferie!!

  2. Per ricostruire questo paese serve la pace sociale…. Ma la pace sociale non si fa contro i sindacati o dicendo prendere o lasciare.

  3. innanzitutto firmati ‘Lavoratore del centro’, seconda cosa gli Scioperi non sono retribuiti, oggi abbiamo pagato con otto ore in meno in busta paga…ma soprattutto nome e cognome in fondoa ciò che scrivi.
    Gabriele Guerini

  4. già Michele, hai ragione, purtroppo hai ragione…ma noi privilegiati con Contratto a Tempo Indeterminato dobbiamo continuare a Lottare per chi verrà dopo di noi, per questi Giovani Precari che non hanno alcun futuro. Noi siamo l’ultima Generazione che ha potuto Lottare in modo equo, oggi la Lotta è iniqua perchè c’è chi si permette di decidere per noi firmando accordi senza neppure chiedere un parere. Si, lo Sciopero di venerdì è un compromesso per avere più adesioni, mi auguro che non tutti quelli che hanno Scioperato siano andati ai centri commerciali…Grazie, Gabriele Guerini

  5. vedi,gabriele,io capisco le tue motivazioni,meno quelle della cgil,perche se il governo fosse di centrosinistra,mai,e ripeto mai,vi avrebbe fatto scendere in piazza,anche se erano previste misure punitive(ed esempi ne abbiamo a iosa)ed e’ questa la cosa che mi da piu fastidio…un sindacato dovrebbe sputare sangue per difendere i lavoratori,perche abbiano salari e tutele adeguate,non fare politica,abbi pazienza,un saluto,michele montaldi

  6. la cgil ormai difende solo i suoi interessi come ha sempre fatto….trovando sempre le pecorelle che gli credono ancora…..

  7. Grazie Michele…dei vertici Sindacali mi importa poco, facciano pure politica se credono, io sono un ‘semplice’ Lavoratore che segue la Sicurezza in Fabbrica e oggi ho Scioperato perchè da inizio anno ci sono già 400 Morti sul Lavoro e nessuno ne parla, oltre alle motivazioni che Ti dicevo prima sul futuro dei Giovani. La CGIL non sono i Segretari Generali, ma i tanti Lavoratori…
    Gabriele Guerini

    per Bacco, quando si fanno critiche sarebbe il caso di mettere almeno nome e cognome…comunque non siamo pecore, nessuno ci ha obbligato a Scioperare perdendo 8 ore di stipendio.

  8. Lavoratore del centro: Il tuo concetto è penoso!!! Io lavoro in ospedale e visto che la mia presenza come quella dei miei colleghi purtroppo oggi era indispensabile abbiamo lavorato senza timbrare l’ingresso, altro che giornata di ferie!!! Rispetto per chi sciopera e rinuncia a un giorno di stipendio.Guarda cosa succede in Francia dove c’è un grado di civiltà indiscutibilmente superiore al nostro, chi non sciopera solidarizza con i lavoratori in lotta anche se subisce dei disagi.

  9. Secondo me questo lavoratore del centro è uno di quelli che passa il tempo seduto al bar a guardare quelli che passano…

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