Tutto pronto per il XXXIII pellegrinaggio alla Madonna della Neve

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    Tutto pronto ad Adro per l’annuale, sentitissimo, pellegrinaggio alla Madonna della Neve. Furono tremila i pellegrini che l’anno scorso giunsero a piedi al Santuario, quest’anno potrebbero essere ancora di più, ma l’incertezza del brutto tempo (il pellegrinaggio ci sarà anche in caso di pioggia) rischia di scoraggiare molte persone.

    Riportiamo di seguito il comunicato del Movimento Ecclesiale Carmelitano, e in allegato il programma completo.

     

    Il XXXIII pellegrinaggio mariano al santuario della Madonna della Neve di Adro (BS) – 15 maggio 2011 – prevede quest’anno due percorsi in contemporanea: oltre a quello tradizionale con partenza dal santuario della Stella di Cellatica, ce ne sarà anche un altro, della stessa lunghezza, con inizio presso la chiesa romanica di S. Alessandro in Canzanica nel comune di Adrara San Martino, provincia di Bergamo.

    Abbiamo voluto così dare forma visibile a un’intuizione che ci ha accompagnato in tutti questi anni: il pellegrinaggio – immagine della vita – tende ad abbracciare tutta l’esistenza dell’uomo – e idealmente tutte le strade dell’umanità – per poterla consegnare, giunti alla meta, nelle mani di Cristo, il Figlio di Maria. Lui non vuole che si perda nulla di quanto il Padre gli ha affidato ma che sia trasfigurato nel mistero della risurrezione.

    Pellegrinaggio Mariano 2011È quanto vuole esprimere anche il titolo che abbiamo scelto: Totus tuus. In verità è stato il titolo che quest’anno si è per così dire imposto quasi in modo naturale: l’avvenimento della beatificazione di Giovanni Paolo II non poteva non evocare il suo motto episcopale, attinto alla devozione mariana di S. Luigi Maria Grignion de Montfort, che così si rivolge alla Vergine: «Tu sei tutta mia per misericordia e io sono tutto tuo per giustizia». Descrive quel patto stretto con la Madre di Dio, mediante il quale lei promette di essere tutta nostra, piena della grazia divina, e noi di essere tutti suoi, bisognosi della sua protezione materna. Un patto di alleanza e di amore.

    È la legge della vita cristiana: i doni, che sono sempre persone, sussistono nella misura in cui sono accolti e ripagati con uguale moneta, l’offerta di tutto se stessi. Il Padre celeste ci ha donato una Madre e solo accogliendola come figli amati e amanti, possiamo esperimentare la sua intercessione in ogni grazia.

    È la legge della Chiesa cattolica, cioè rivolta alla totalità del reale, che nulla esclude e nulla censura, neanche il male: non è un caso che «avvocata dei peccatori», ovvero «madre di misericordia», sia il titolo con il quale la Vergine è venerata tanto ad Adro quanto alla Stella.

    È la legge del carisma carmelitano, quella che riconosce al legame mistico fra Dio e l’uomo, il diritto alla massima estensione e alla massima profondità.

    È il magistero di S. Giovanni della Croce, quando confessa: «Miei sono i cieli, mia è la terra… poiché Cristo è mio e tutto per me».

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