“La semplificazione? Esiste solo nella testa di Brunetta”. Ecco il calvario per aprire un’impresa

    0

    La semplificazione tanto sbandierata da Brunetta? “Esiste solo nella sua testa. Nella realtà gli imprenditori che vogliono aprire un’azienda devono mettere in atto tutti gli stessi adempimenti previsti cinque anni fa”. L’amara fotografia è del presidente dell’Associazione Artigiani di Brescia Enrico Mattinzoli che oggi ha squadernato i dati poco incoraggianti della nostra burocrazia. In Italia, per aprire un magazzino, servono 247 giorni, in Germania ne bastano 100. Secondo una ricerca della Banca Mondiale sulla facilità di fare impresa, il nostro paese è al 78esimo posto al mondo (183 quelli in graduatoria). Un vero e proprio “calvario” su cui pesano .gli stessi identici ostacoli di cinque anni fa. “Nel 2006 facemmo una conferenza per denunciare il numero di adempimenti obbligatori necessari per aprire un’impresa. Oggi, purtroppo, dobbiamo constatare che non è cambiato nulla” ha spiegato il leader dell’associazione di via Cefalonia (in allegato la “mappa” di carte, pratiche e adempimenti per una start-up). “Non basta fare le norme, bisogna creare le condizioni perché questi strumenti funzionino”  ha aggiunto snocciolando poi una serie di esempi. Tra i più avvilenti il “caso” Sistri, il nuovo sistema di tracciabilità telematico dei rifiuti sempre più nell’occhio del ciclone: doveva partire ad agosto 2010, poi è slittato a ottobre e quindi a dicembre. Ora si parla di giugno 2011. Alcune settimane fa si è tenuto il click day. “Un vero disastro” ha sentenziato Mattinzoli. Gli imprenditori hanno anche scritto una lettera al premier Berlusconi per chiedere di sospernere o ripensare il sistema Sistri.  “Ma nel frattempo le aziende hanno pagato il canone dell’anno scorso senza avere il servizio”.

    Ma quello degli artigiani non è solo un grido di dolore, ci sono anche le proposte, spedite – nero su bianco – ai ministri Tremonti, Brunetta e Calderoli. Una su tutte: da tempo gli artigiani lamentano la mano pesante di Equitalia. “La sanzione va bene, ma non a tassi d’usura come avviene ora: 10% per inps e inail, oltre il 20% per iva” ha spiegato Mattinzoli. “Con il rischio di vedersi ipotecata la casa”. Fatto sta che questa mattina il ministro Tremonti ha criticato proprio l’eccesso di ganasce fiscali. Il loro uso deve essere rivisto, ha detto il titolare dell’Economia. Speriamo che sia così, si è augurato Mattinzoli.

     

    IN ALLEGATO TUTTE LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE PER UNA START-UP

    QUI SOTTO LE PROPESTE DELL’ASSOCIAZIONE

     

    SEMPLIFICAZIONI


    SULLA LEGISLAZIONE

    PRINCIPIO DI PROPORZIONALITA’

    Va esteso a tutte le norme vigenti e future il principio di proporzionalità per gli adempimenti amministrativi che dovranno essere differenziati in relazione alla dimensione, al settore in cui l’impresa opera. Il fine  è quello di eliminare o semplificare adempimenti inutili o eccessivi e garantire procedure “su misura” per le PMI (il parrucchiere non è la FIAT),  con l’estensione del principio dell’autocertificazione.

    DOCUMENTAZIONE DI IMPRESA

    Va data concreta e piena operatività alle disposizioni che vietano alle amministrazioni di chiedere certificati in possesso della stessa o di altre amministrazioni e disporre, ad esempio, che gli sportelli per le attività produttive (SUAP), operanti presso le amministrazioni pubbliche, raccolgano e conservino in un fascicolo elettronico la documentazione di ciascuna impresa, così da semplificare la trasmissione in via telematica di tali informazioni alle altre amministrazioni che le richiedono.

     

    SULLE PROCEDURE

    DENUNCIA INFORTUNIO

    Al posto delle due distinte denunce che il datore di lavoro deve effettuare all’INAIL e all’autorità di pubblica sicurezza in caso di infortunio sul luogo di lavoro, si propone una comunicazione solo all’INAIL che provvederà a trasmettere la denuncia  all’autorità di pubblica sicurezza competente per territorio.

    TENUTA LIBRI SOCIALI CON STRUMENTI INFORMATICI

    In caso di utilizzo di strumenti informatici, i relativi obblighi di tenuta riguardanti libri, repertori e scritture,  si propone vengano assolti mediante apposizione telematica della marcatura temporale e della firma digitale, non più ogni tre mesi, come oggi previsto, ma almeno una volta l’anno.

    Acquisizione d’ufficio del DURC

    Come già avviene per la certificazione antimafia, viene proposto che le stazioni appaltanti pubbliche, in occasione di appalti di lavori pubblici, per la verifica dei requisiti delle imprese per la partecipazione alle gare per l’aggiudicazione dell’appalto, acquisiscano  d’ufficio, anche attraverso strumenti informatici, il documento unico di regolarità contributiva (DURC), dagli istituti e dagli enti abilitati al rilascio (INPS-INAIL-CAPE per le imprese edili). Attualmente il DURC è richiesto e presentato dalle imprese.

     

     

    PROBLEMATICHE DEL SISTEMA “ComUnica”

    SEMPLIFICAZIONE POCO “SEMPLIFICATA

    Un soggetto che volesse iniziare un’attività imprenditoriale, oggi,  non è in grado di farlo autonomamente: vuoi per la difficoltà del software di gestione della pratica, o per la mancanza di informazioni basilari (codici ATECOFIN e requisiti Tecnico professionali), ma anche perchè , in mancanza di un’apposita convenzione con la Camera di Commercio e la necessaria attrezzatura (smart-card e relativo lettore),  è impossibile operare.

    A tutt’oggi manca il collegamento tra gli enti (es. Cciaa e Inail), non è ancora possibile espletare tutte le istanze con la procedura ComUnica. Alcune devono essere istruite telematicamente sul sito dell’ente, altre si devono depositare ancora in forma cartacea.

    Allo stato attuale molte pratiche ComUnica non sono “Comunicazioni Uniche” in quanto parecchi notai si rifiutano di allegare alle istanze la documentazione non di loro competenza (es: Ag. Entrate/comunicazioni Albo Artigiani/INPS/INAIL)

     

    MANCANZA DI INFORMAZIONE ALL’INTERNO DEGLI ENTI

    A pochi giorni dall’avvio “obbligatorio” della procedura SUAP, diverse istanze vengono sospese richiedendo degli allegati che di fatto sono già in possesso di un altro ente pubblico (es.: la SCIA TELEMATICA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) che viene già generata nella medesima procedura ComUnica di inizio attività e spedita per il tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive-SUAP al Comune di Competenza)

     

    MANCANZA DI UNIFORMITA’ DOCUMENTALE DA PARTE DEI COMUNI E APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI A DISCREZIONE DEL SINGOLO OPERATORE

    Da parte dei comuni della provincia, si riscontrano richieste di modulistica diversa per una medesima istanza. UTILIZZO “IMPROPRIO DELLA SCIA TELEMATICA” CAUSA INESPERIENZA DEGLI OPERATORI 

    Gli enti oggi obbligano a depositare una SCIA TELEMATICA anche per regolarizzare situazioni pregresse (comunicazioni incomplete presentate ai comuni e all’Asl, che  in passato potevano richiedere esclusivamente autocertificazioni cartacee). Sarebbe opportuno prevedere un periodo transitorio per poter regolarizzare il pregresso prima dell’obbligo di una nuova procedura.

     

     

    RISOLUZIONE PROBLEMATICHE FISCALI:

    • Cronica richiesta da parte della Pubblica Amministrazione di documenti già in possesso della P.A:
    • Denuncia nella dichiarazione telematica Black List di operazioni già monitorate dall’Amministrazione Finanziaria in quanto oggetto di operazione doganale di importazione od esportazione rilevata con Bolletta Doganale;
    • Inutilità delle denuncie telematiche delle vendite su Lettere d’Intento, dato già presente nella denuncia annuale IVA (il furbo non evidenzia i dati nè in questa nè in quella);
    • In assenza di variazioni, ripetizione di dati nelle denuncie UNICO quali famigliari a carico, ecc.;
    • Estensione del “Silenzio Assenso” a tutte le Istanze presentate alla P.A.

     

    • Prevedere che la mancata indicazione nel modello Unico di un credito d’imposta spettante utilizzato in compensazione nel modello F24, come ad esempio il credito per il riacquisto della prima casa o il          credito per caro petrolio, determini una sanzione e non la revoca del beneficio come oggi avviene.

     

    • Prevedere che venga data la possibilità di ravvedimento operoso anche sui ritardati versamenti all’Inps e all’Inail per i contributi personali e dei dipendenti, oggi non previsto.

     

    • Stabilire che qualsiasi software di controllo (come Gerico per gli studi di settore) sia reso  disponibile all’inizio del periodo d’imposta da porre a verifica e non, come avviene ora, che per il 2010, a maggio del 2011, non è ancora disponibile.

     

    • Adottare l’arrotondamento all’unità/decina/centinaia di Euro (*) delle varie franchigie e/o importi delle detrazioni presenti in dichiarazione dei redditi,  come ad esempio:

          – Euro 129,11-franchigia spese mediche

          – Euro 1291,14-massimale deducibile assicurazione infortuni/vita

     

     (*) Trattasi di effetti introdotti dalla conversione Lira/Euro mai sistemati.

    La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

    1 COMMENT

    1. Mattinzoli ha ragione,sono titolare d’impresa da oltre20 anni e non ho visto nessuna semplificazione,anzi a mio parere sono aumentati gli adempimenti ,vedi per esempio anche l’entrata in vigore del Sistri per i rifiuti speciali.

    2. E noi continuiamo ad alzarci alla mattina alle 6 e ci facciamo un sedere quadrato per continuare a tirare la carretta… Mattinzoli non mollare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    3. Per semplificare gli acquisti della Pubblica Amministrazione … (es. comprare un telefono cellulare da 40 €) bisogna chiedere il CIG alla AVCP ed il Durc.. magari firmare digitalmente il buono d’ordine alla ditta che però non avrà gli strumenti per leggere la firma digitale e quindi ci scriverà via e-mail (se va bene, altrimenti via fax)di mandargli una copia scannerizzata del buono d’ordine. Richiesta che non riusciremo ad esaudire e perchè per il rispetto del patto di stabilità l’ente non puo’ fare investimenti e quindi acquistare lo scanner e così via. Di fatto, se va bene, riusciremo a comprare il nostro cellulare dopo qualche mese e per questo saremo anche tacciati di essere dei FANNULLONI. Grazie GOVERNO ….. BUONA NOTTE.

    Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

    Per favore lascia il tuo commento
    Per favore inserisci qui il tuo nome