La Guido Berlucchi sfiora i 5 milioni di bottiglie. E festeggia i 50 anni

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La società Guido Berlucchi & C. Spa, tra i leader del mercato delle “bollicine” italiane, guarda al futuro con ottimismo, confermando anche quest’anno il trend di crescita a fronte della perdurante crisi economica mondiale. Lo si deduce anche dai conti del 2010 presentati in assemblea, tenuta nella sede di Borgonato di Corte Franca alcuni giorni fa, e approvati dai soci: lo scorso anno, infatti, le bottiglie hanno sfiorato i 5 milioni.

All’inizio della relazione del bilancio 2010, Franco Ziliani – co-fondatore della Guido Berlucchi e presidente della società – ha ribadito come “i cinquant’anni della società siano solo un ottimo inizio”, un inizio basato sul legame con il territorio. Ne è ulteriore riprova il rilancio di Cellarius Millesimato, ora Franciacorta DOCG a tutti gli effetti. 

Segnale inequivocabile del positivo sguardo sul futuro di Franco Ziliani è da riscontrare anche nel dato – quasi triplicato in confronto all’anno prima – degli investimenti. Investimenti che hanno riguardato in modo particolare, come da tradizione, i processi produttivi, passati da 1,7 milioni di euro del 2009 agli oltre 4 milioni del 2010, e riferiti per buona parte al rinnovo del centro di pressatura, ora composto da 8 presse Coquard all’avanguardia per la spremitura qualitativa dell’uva destinata alla produzione di spumante metodo classico.

Ma c’è un altro dato che rende fiduciosi azionisti e manager: la fedeltà rinnovata del pubblico all’azienda, segnalata anche da dati Nielsen riferiti alle ultime due settimane di dicembre 2010. Dati che evidenziano come ogni due bottiglie di Metodo Classico vendute nella grande distribuzione una fosse targata Guido Berlucchi & C Spa.

Per il resto, i dati principali in bilancio confermano il buono stato di salute della Berlucchi. Il fatturato 2010 è cresciuto, rispetto al 2009, del 5,8% a valore e del 5,5% a quantità. Per la precisione, mentre nel 2009 i ricavi erano pari a 42 milioni di euro, nel 2010 si attestano a 44.48 milioni. Un risultato che porta a quasi cinque milioni di bottiglie vendute, a fronte dei 4,6 milioni dell’esercizio precedente.

Le vendite sono state realizzate principalmente sul mercato italiano, anche se non mancano segnali di ripresa dall’estero. Proprio in questa direzione sono stati dirottati alcuni degli investimenti che hanno determinato un lieve abbassamento dell’utile netto del 2010, pari a oltre 4,1 milioni di euro, rispetto al 2009. I mercati esteri più interessanti per Berlucchi si confermano quelli europei (Germania, Svizzera, Inghilterra), anche se non manca la gradita conferma del Giappone e la new entry rappresentata dal mercato indiano. Altro riferimento che indica una consolidata buona condizione economica è il leggero incremento del margine operativo lordo passato da 11,8 a 11,9 milioni di euro al 31/12/2010.

Completano il quadro della società di Borgonato anche i dati consolidati, che aggregano i risultati del 2010 delle controllate, come Cantina Fratta, Tenuta Caccia al Piano e Relaisfranciacorta a Colombaro di Corte Franca, e che portano il totale dei ricavi a 49,1 milioni di euro con un  utile di 3,7 milioni di euro.

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