Un altro 28 maggio senza verità

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    37 anni e nessuna verità. Come se la mattina del 28 maggio 1974 non fosse accaduto nulla, non fosse scoppiata una bomba e non fossero morte 8 persone. Domani le iniziative per l’anniversario della strage di piazza Loggia avranno un tasso di amarezza in più. Dopo 15 anni di indagini e due di dibattimento, anche l’ultimo processo si è concluso – nel novembre scorso – senza l’individuazione dei colpevoli. Anzi, le motivazioni della sentenza hanno sorvolato su molti aspetti emersi durante le udienze. Non una riga delle 435 pagine è stato dedicato al “marchio di fabbrica” della strage, al clima di quegli anni, ai depistaggi messi in atto per coprire le responsabilità e impedire di accertare la verità. “Sentenza pilatesca“, l’hanno definita i pm nella loro richiesta d’appello. E oggi le speranze sono tutte concentrate lì, nel processo d’appello che dovrebbe cominciare nella prossima primavera.

    Oggi, però,più che pensare all’appello, verrebbe da dire che siamo di fronte a un 28 maggio “senza speranza”. Perché quando un Paese, in 37 anni, non riesce a darti una risposta, l’amarezza e la delusione rischiano di prendere il sopravvento. “Senza speranza non me la sento ancora di dirlo” spiega a bsnews.it il presidente dei familiari Manlio Milani in un’intervista esclusiva che pubblicheremo domani. “Vorrebbe dire arrendersi. Ma è innegabile che la sentenza è stato un duro colpo. Ho avuto attimi di scoramento, mi sono sentito solo e abbandonato. Mi sono detto: ma allora quella mattina non è successo nulla… Quel giorno noi non eravamo in piazza per una questione personale, ma per difendere le istituzione democratiche di questo paese. Le stesse istituzioni” dice ancora Milani “che in 37 anni non sono riuscite a darci una risposta e che anzi, in alcuni loro settori, hanno lavorato per impedire l’accertamento della verità. Certe volte mi domando chi me lo fa fare? Riesco ad andare avanti perché penso a quei morti e al loro sacrificio. Finché ci sarà la possibilità di arrivare alla verità dobbiamo percorrere tutte le strade. Ma non nego che, a volte, mi vien voglia di cambiare paese”.

    Tornando al programma delle iniziative, questa sera – alle 18.30 – si terrà l’omaggio degli sportivi alla stele dei caduti mentre alle 21, in piazza Loggia, si terrà il concerto della banda cittadina. Domani mattina le commemorazioni ufficiali: alle 10.12, l’ora esatta in cui scoppiò la bomba, gli otto rintocchi (otto come le vittime della strage) e un minuto di silenzio. Alle 11.15, invece, l’incontro con gli studenti al San Barnaba. In serata, infine, il concerto al teatro Grande.

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