Il Pd contro Rolfi: le bandiere per l’acqua pubblica ai balconi sono legali

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    Le bandiere pro acqua pubblica appese sui balconi di alcune abitazioni? Sono perfettamente lecite e il vicesindaco Fabio Rolfi sbaglia a definirle “campagna elettorale illegale”. A dirlo, con una nota che prende posizione sui referendum del 12 e 13 giugno, sono il segretario cittadino del Pd Giorgio De Martin e quello della circoscrizione Nord Gianluigi Fondra.

    ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:

    Il vicesindaco Rolfi in una dichiarazione alla stampa ricorda i divieti in «luogo pubblico» riguardanti la propaganda per i referendum del 12 e 13 giugno. Come il solito la Lega Nord si avventura in campo giuridico improvvidamente come dimostrano le numerose sentenze che hanno indotto gli amministratori “padani” a clamorose retromarce nel bresciano.

    L’ultimo “scivolone” riguarda le bandiere “Due Si! per l’acqua pubblica” esposte da centinaia di concittadini dai propri privati e inviolabili balconi o finestre. Questa pacifica e rispettosa manifestazione di libero pensiero, è definita dal vicesindaco «campagna elettorale illegale» portandolo a minacciare addirittura sanzioni pecuniarie interpretando a modo suo una norma del 1956.

    Quelle bandiere sono la parola, la voce, la volontà di voler andare a votare per il referendum. Ogni cittadino che ha firmato per indire questa consultazione popolare – e mai così tanti hanno firmato nella storia dei referendum a Brescia – ha firmato per essere promotore di un momento di democrazia diretta.

    Secondo la legge i promotori possono esporre i simboli fuori dalle loro sedi: le sedi dei promotori sono anche e soprattutto le case dei cittadini, perciò quelle bandiere sono legali anche grazie a una sentenza della Corte costituzionale del 1995, la n.161 Ringraziamo Rolfi per l’inattesa e gratuita pubblicità a sostegno della partecipazione al voto referendario, ricordando a lui e a tutti quelli come lui che quelle bandiere sono esposte nel campo preminente della libertà di pensiero individuale.

    Ricordiamo a tutti i cittadini che il Partito Democratico ha aderito ai comitati referendari, sostenendo la più ampia partecipazione al voto con quattro convinti SI . Il Circoli della città sono impegnati in questi giorni attraverso i propri iscritti nell’informare i bresciani sui quattro quesiti referendari diffondendo centinaia di bandiere, migliaia di giornali e volantini e con la presenza in alcuni gazebo.

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    1 COMMENT

    1. Ancora una volta la giunta degli ignoranti (dal latino ignoro, non conosco), cioè la giunta di coloro che non conoscono (in questo caso il mestiere di Amministratore) è riuscita a fare l’ennesima piccola ma significativa figuraccia. Grazie Rolfi!

    2. Dopo l’ennesima sparata di un vicesindaco improvvisatore in politica, ci aspettiamo che qualcuno raccolga invece l’invito ad inoltrare al Prefetto di Brescia la richiesta per la rimozione di tutti i simboli e le scritte "Padania" che ancora, queste sì ingiustificatamente ed illegalmente, compaiono ancora sulla cartellonistica stradale di tanti comuni della provincia di Brescia.

    3. in attesa della risposta di Rolfi, che mi auguro arrivi presto…la domanda sorge spontanea : "se Rolfi non ci fosse De Martin non avrebbe proprio nulla da dire, visto che essendo l’unico che lavora è l’unico che possono attaccare..e che gli da’ la possibilità di fare conferenze stampa…altrimenti chi lo conoscerebbe???

    4. le bvandiere per l’acqua pubblica sono legali,ma questa battaglia che fa il pd mi fa venire da ridere…qui rompono le palle per aiutare i referendari(su un quesito che mi trova d’accordo,tralatro)a bruxelles votano la bolkestein che prevede la privatizzazione della stessa………mah misteri della politica

    5. è come quella degli accordi che sembra aver preso Bersani con gli USA quando era Ministro dello sviluppo economico a favore delle centrali nucleari in Italia…ed ora è contrario…mistero della fede…

    6. x Mao, Michele e Pey: ma ke c’entrano gli Usa, l’Europa, ecc.??? Stiamo ai fatti di cui si parla in questo articolo. La domanda è solo una: posso o non posso in casa mia esporre le bandiere che voglio??? I signori pidiellini e leghisti parlano di libertà ma poi vogliono impedirci di fare quel che vogliamo!!!

    7. gentile mao,c’entra perche’ se lei guarda la chiusa dell’articolo ,dovrebbe notare che e’ un invito a rispondere ai quesiti referendari.ora mi conceda di trovare strano che,mentre a bruxelles,si voti senza discutere una direttiva che prevede la privatizzazione delle reti idriche,in italia,poi,si appoggi un referendum ,che va in senso contrario a tale disposizione?non lo trova un comportamento un po’ incoerente?

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